Emergency: «Felicissimi» per la liberazione dei tre
Cecilia Strada: «Abbiamo vissuto giorni di angoscia»
ROMA - «Siamo felicissimi» per la liberazione dei nostri operatori umanitari. E' il commento espresso a caldo a Sky Tg24 dal presidente di Emergency, Cecilia Strada, dopo l'annuncio da parte del ministro degli Esteri Franco Frattini dell'avvenuta liberazione dei tre operatori della Ong italiana, fermati il 10 aprile scorso dalle forze di sicurezza afgane a Lashkar Gah, nel sud dell'Afghanistan, con l'accusa di aver partecipato a un complotto per compiere un attentato contro il governatore della provincia di Helmand.
«Siamo felicissimi che i nostri siano liberi e che abbiano potuto immediatamente parlare con le loro famiglie che vivevano nell'angoscia e come in un incubo da sabato scorso», ha detto Cecilia Strada.
«Questa è una cosa grandissima, noi non avevano dubbi sul fatto che sarebbero stati liberati perchè sono persone innocenti», ma «abbiamo vissuto giorni di angoscia».
Per quanto riguarda le «scintille» dei giorni scorsi tra la stessa Emergency e la Farnesina, Strada ha sottolineato che queste «scintille sono state amplificate dai giornali». «Tutti i professioniti che stanno lavorando a questa cosa - ha detto il presidente di Emergency -, i professionisti di Emergency, del ministero degli Esteri dell'ambasciata a Kabul, delle Nazioni Unite, sono un gruppo di persone che ha lavorato molto bene, e la prova è che questi ragazzi sono liberi adesso».
Per quanto riguarda invece una eventuale riapertura dell'ospedale di Lashka Gah Cecilia Strada ha detto che la cosa sarà valutata «quando avremo la possibilità uno di tirare il fiato, e due di metterci attorno a un tavolo anche con i nostri operatori umanitari, che sono molto esperti dell'argomento, e valuteremo tutti insieme in che modo e in che termini continuare il nostro intervento in Afghanistan».