30 aprile 2024
Aggiornato 16:00
La liberazione

Rilasciati in Mali i coniugi Cicala rapiti di al Qaida

I due italiani rapiti in Mauritania nello scorso dicembre. La conferma del Ministro Frattini: «Sono nella mani delle autorità del Mali»

ROMA - Sergio Cicala e Philomene Kabouré, i due ostaggi italiani rapiti dall'organizzazione di Al Qaida nel Maghreb il 17 dicembre scorso, sono stati liberati. E' stato il ministro degli Esteri Franco Frattini a confermare la notizia.

LA CONFERMA DI FRATTINI - «Effettivamente sono nelle mani delle autorità maliane», ha detto il ministro. «Ufficiali dell'intelligence e ufficiali della polizia li stanno accompagnando in un luogo assolutamente sicuro» La coppia italiana è stata liberata in territorio maliano, una pattuglia dell'esercito è andata a recuperarli e si trovano in buone condizioni», aveva fatto sapere in precedenza una fonte del governatorato di Gao, nel Mali settentrionale. Le autorità hanno atteso che i due ex ostaggi lasciassero la «zona di rischio» prima di annunciare l'avvenuto rilascio.

Il 65enne Cicala e la 39enne Kabouré, che ha anche la nazionalità del Burkina-Faso, erano stati rapiti il 17 dicembre scorso nel sudest della Mauritania, nei pressi della frontiera con il Mali; i sequestratori li avevano poi trasferiti nelle mani di Al Qaida nel Maghreb (Aqmi).
L'Aqmi aveva prima liberato un ostaggio francese, Pierre Camatte, e uno spagnolo, Alicia Gamez: nelle mani dell'organizzazione rimangono ancora due operatori spagnoli dell'ong Acciò Solidaria, rapiti lo scorso mese di novembre.

NAPOLITANO - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso viva soddisfazione per la notizia dell'avvenuta liberazione dei coniugi Cicala. Lo rende noto un comunicato dell'ufficio stampa del Quirinale.