Cina, trovati ventuno cadaveri neonati in un fiume
Arrestati due addetti alla camera mortuaria
PECHINO - Due addetti di una camera mortuaria sono stati arrestati in Cina dopo il ritrovamento in un fiume dei cadaveri di ventuno neonati. Lo hanno riferito gli organi di informazione ufficiali del Paese. L'agghiacciante ritrovamento è avvenuto sulle sponde del fiume Guangfu, nella città orientale di Jining.
La Xinhua, l'agenzia di stampa ufficiale del Paese, ha riferito citando un portavoce di governo che i due dipendenti, Zhu Zhenyu e Wang Zhijun avevano preso denaro dalle famiglie dei bambini per liberarsi dei corpi, ma invece li hanno gettati nel fiume.
I braccialetti identificativi che gli ospedali legano alle braccia dei bambini hanno consentito alle autorità di risalire ai nosocomi dove erano stati partoriti. La Xinhua ha spiegato che tre dirigenti dell'ospedale affiliato all'Università medica di Jining sono stati già licenziati o sospesi.
I residenti hanno scoperto i corpi lungo le rive del fiume e inizialmente credevano si trattasse di bambolotti. A quanto filtrato, i cadaveri ritrovati apparterrebbero a neonati o bimbi nati da qualche mese.