Obama condanna la repressione dei dissidenti cubani
Il Presidente americano: «Rilascio immediato e senza condizione dei prigionieri politici»
WASHINGTON - Il presidente americano Barack Obama ha condannato la repressione dei dissidenti politici a Cuba ed ha invitato le autorità locali a porre fine alla politica «del pugno di ferro» contro la popolazione locale. Eventi recenti, come la morte del dissidente Orlando Zapata e la repressione di alcune manifestazioni di protesta, «sottolineano che le autorità cubane continuano a rispondere alle aspettative della popolazione con un pugno di ferro invece di approfittare per iniziare una nuova era», ha dichiarato Obama.
DIRITTI «ELEMENTARI» - «Unisco la mia voce a quelle delle persone che a Cuba e nel mondo invitano alla fine della repressione, alla liberazione immediata e senza condizione di tutti i prigionieri politici a Cuba, e al rispetto dei diritti più elementari della popolazione cubana», ha sottolineato il presidente Usa in un comunicato. «Nel corso dell'ultimo anno, ho fatto passi avanti per tendere la mano al popolo cubano e manifestare il mio desiderio di iniziare una nuova era nelle relazioni tra i governi cubano e americano», ha ricordato Obama. «Resto determinato a sostenere il desiderio dei cubani di decidere liberamente il loro futuro e approfittare dei diritti e delle libertà che definiscono le Americhe e che dovrebbero essere universali», ha aggiunto.
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