2 maggio 2024
Aggiornato 07:00
Edifici crollati, gente terrorizzata per le strade nella capitale Santiago

Cile, terremoto di grado 8.8. Rischio tsunami devastante

Il Presidente Bachelet: 16 morti. Stato di calamità in 3 regioni. Le Isole Juan Fernandez colpite da un'onda anomala

SANTIAGO DEL CILE - E' salito ad almeno 16 il numero delle vittime del violento terremoto che il Cile: lo ha affermato il presidente cileno Michelle Bachelet, che potrebbe dichiarare lo stato di calamità in almeno tre regioni del Paese.
Il terremoto avrebbe causato gravi danni soprattutto nel sud del Paese, dove sono in corso i sopralluoghi dei servizi di soccorso; inoltre, riferisce la tv di Stato del Cile, Bachelet ha spiegato che l'arcipelago delle isole Juan Fernandez nel Pacifico è stato colpito da un'onda anomala provocata dal sisma. Un paese dell'isola principale è stato interamente evacuato, e l'onda avrebbe colpito anche la costa all'altezza della città di Concepcion.

LA SCOSSA - Secondo i dati diffusi dall'istituto di geofisica statunitense l'epicentro del sisma - di magnitudo 8,8 - si trovava circa 300 chilometri a sud della capitale cilena, a 59 chilometri sotto il livello del mare; la scossa, durata un minuto e seguita da due altre forti scosse di assestamento ha provocato l'interruzione dell'energia elettrica e dei collegamenti telefonici in gran parte del Paese.

SCOSSA ANCHE IN GIAPPONE - L'epicentro è stato localizzato 117 chilometri a nord nord-est di Concepcion e 99 chilometri a ovest sud-ovest di Talca, a una profondità di 55 chilometri. Anche il Giappone - dove venerdì si era registrata una scossa di terremoto pari a 7 gradi della scala Richter - ha messo in guardia sui rischi di tsunami in tutto il Pacifico. Inizialmente la scossa era stata misurata a 8,5 gradi dall'Istituto geologico Usa ma poi è stata leggermente ridimensionata e in seguito rivista al rialzo e 8,8. Il Cile ha il triste primato del terremoto più forte mai registrato, quello di magnitudo 9,5 del maggio 1960 che fece 1.655 morti.

GLI ITALIANI IN CILE - La Farnesina ha avviato contatti con l'ambasciata e con le autorità locali per verificare la situazione degli italiani dopo il terremoto che ha colpito il Cile. Nel Paese sudamericano vivono 40mila connazionali se si tiene conto di chi ha il doppio passaporto, ma si stima che siano quasi 800mila i residenti con origini italiane.