18 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Al confine con la Germania

Repubblica Ceca, cartelli shock anti-prostituzione

Teschio con corpo donna avverte: sifilide, gonorrea, clamidia...

PRAGA - «Achtung! Sifilide, gonorrea, clamidia, aids»: è l'avvertimento, in tedesco e in ceco, che si trova su alcuni cartelloni anti-prostituzione che la città di Chomutov (in tedesco Komotau), nella Repubblica Ceca ha deciso di piazzare al confine con la Germania per scoraggiare i turisti del sesso.

L'immagine scelta per terrorizzare i clienti, dopo che in anni di lotte contro la prostituzione nella zona di confine verso la Sassonia i risultati sono stati quasi nulli, è un teschio con il corpo di una donna avvenente in abito rosso.

La città di Chomutov, che conta 50.200 abitanti, ha esposto 16 di questi cartelloni anti-prostituzione. L'idea è venuta a Simona Kmonickova, mamma 41enne di tre bambine. Vive sulla Leipziger Strasse, conosciuta in tutta Europa come strada del sesso e del peccato, che porta dritti a Chemnitz: «Le mie figlie devono passare ogni giorno davanti alle prostitute quando vanno a scuola. E' un affare sporco. Voglio tutelare i miei bambini, ha spiegato l'impiegata.

La misura è costata 400mila corone (17mila euro) ed è stata finanziata dalle aziende della regione. La maggior parte dei clienti sarebbero tedeschi, ma anche olandesi, cechi e finlandesi. A 12 giorni dall'azione pubblicitaria sono state fermate a Chomutov 22 prostitute, sospettate di essere malate. La più vecchia aveva 50 anni e proveniva dall'ex Jugoslavia. Secondo il vice-sindaco e capo della polizia Jan Rehak a Chomutov sarebbero rimaste in cinque a prostituirsi.