8 maggio 2024
Aggiornato 23:30
Cronaca. Cina

Corruzione, mafia e sesso: al via processo dell'anno in Cina

Sul banco degli imputati l'ex direttore del dipartimento di Giustizia Chongqing

PECHINO - Corruzione, collaborazione con gruppi mafiosi e violenza sessuale. Sono le accuse contro Wen Qiang, 54 anni, ex direttore del dipartimento di Giustizia della metropoli di Chongqing nel sud ovest della Cina. Il processo «dell'anno», che si è aperto oggi, vede sul banco degli imputati anche la moglie, Zhou Xiaoya, accusata di corruzione, e tre altri ex responsabili della polizia della città, definiti dai media cinesi, «uomini al servizio» di Wen Qiang.

La procura accusa Wen di aver perseguito i suoi interessi dal 1996 al 2009 e di aver ricevuto assieme alla moglie beni di società o persone individuali per «l'equivalente di oltre 15 milioni di yuan» (circa 1,5 milioni di euro). L'ex direttore del dipartimento di Giustizia è accusato anche di aver protetto un gruppo mafioso, al cui vertice c'era la cognata, Xie Caiping, 46 anni, condannata a 18 anni di prigione nel novembre scorso, in cambio di 700mila yuan (70mila euro). La polizia ha poi rintracciato beni per circa 10 milioni di yuan la cui provenienza Wen non è stato in grado di giustificare.

Secondo il sito internet «Nanfang Daily», nel corso della prima udienza, Wen ha negato ogni addebito, spiegando di aver ricevuto molti regali per il compleanno e per le feste di fine anno.

Il processo dovrebbe durare cinque giorni, ma l'ultima udienza si terrà a porte chiuse perché il tribunale affronterà il capitolo della violenza sessuale nei confronti di una studentessa. La vicenda appassiona tutta la Cina, con quotidiani, tv e siti internet che dedicano ampio spazio alla storia di Chongqing. Per l'apertura del processo sono stati accreditati oltre 70 giornalisti.