19 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Terremoto ad Haiti

Americani arrestati, molti bambini hanno ancora famiglia

Ong: la maggior parte dei 33 piccoli non è orfana

PORT AU PRINCE - La maggior parte dei 33 bambini haitiani che un gruppo di cittadini statunitensi cercava di trasportare a quanto sembra illegalmente nella Repubblica Dominicana non è rimasta orfana dopo il sisma che ha colpito Port-au-Prince il 12 gennaio scorso ma ha ancora una famiglia: lo ha reso noto l'ong Sos Childrens Village, alla quale sono stati temporaneamente affidati i piccoli.

L'Ambasciata degli Stati Uniti a Port-au-Prince ha confermato in un comunicato l'arresto di dieci cittadini americani, fermati dalle autorità haitiane per una «presunta violazione delle legge sull'immigrazione».

I dieci, cinque uomini e cinque donne, erano stati arrestati nella giornata di sabato mentre tentavano di trasferire illegalmente su un autobus 33 bambini haitiani attraverso il confine con la Repubblica Dominicana. Tutti membri della Chiesa battista dell'Ohio, gli americani si sono giustificati sostenendo di voler salvare dal caos seguito al terremoto i bambini orfani, di età compresa fra i 2 mesi e i 12 anni.

Secondo quanto dichiarato dai fermati il loro progetto prevedeva di prelevare un centinaio di bambini e portarli in un resort affittato nella Repubblica Dominicana e lì far nascere un orfanotrofio; i bambini sarebbero stati affidati loro da un pastore locale senza che sia stata pagata alcuna somma di denaro.