19 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Terremoto ad Haiti

Oltre 50mila morti, oggi ad Haiti sbarca Hillary Clinton

Frattini: «viva preoccupazione» almeno per 3 italiani, una morta

PORT AU PRINCE - Anche il segretario di Stato americano Hillary Clinton si recherà oggi ad Haiti, per osservare da vicino gli sviluppi dei soccorsi alla popolazione colpita dal devastante terremoto di martedì scorso. E' un altro segno dell'attenzione con cui Washington segue la catastrofe che ha colpito l'isola. Ieri sera, un ministro del governo haitiano, ha indicato un nuovo bilancio della spaventosa tragedia: sono morte oltre 50mila persone. I feriti sarebbero invece circa 250mila. Quasi un milione e mezzo di haitiani sono rimasti senza casa.

Sul fronte degli italiani dispersi, ci sono tre persone tra cui due funzionari delle Nazioni Unite, di cui non si hanno più notizie dopo il terremoto di martedì e «per le quali siamo vivamente preoccupati» ha sottolineato ieri il ministro degli Esteri, Franco Frattini. Il titolare della Farnesina ha confermato che le autorità sono riuscite a localizzare 170 connazionali dopo il devastante sisma, che ha provocato migliaia di vittime, ma che ne mancano all'appello altri 21. «Per una persona (Gigliola Martino), il decesso è confermato», ha dichiarato Frattini.

A Port-au-Prince si continua a scavare tra le macerie , la capitale di Haiti si è trasformata in un grande cimitero dal sisma. E sull'isola giungono a migliaia i marines americani: diecimila soldati statunitensi sono previsti entro lunedì. Molte nazioni hanno inviato soldati per i soccorsi, nessuno in così ingente quantità. Una massiccia presenza a presidiare le strade, l'ordine pubblico, a dirigere aiuti e forse a prefigurare un futuro in cui il potente vicino americano farà della poverissima Haiti un protettorato de facto.

Migliaia di persone sono ancora sepolte vive sotto gli edifici sgretolati dal sisma. Le squadre di ricerca e soccorso hanno ritrovato una trentina di persone vive ieri sotto le macerie dell'Hotel Montana, dove risiedevano numerosi stranieri e funzionari internazionali. Migliaia di cadaveri sono stati sepolti in fosse comuni.