16 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Costo la vita a sette funzionari della CIA

Afghanistan, l'attentato di Khost organizzato da Al Qaida

Secondo il Times «pianificato da collaboratori di Bin Laden con l'aiuto dei talebani»

KABUL - L'attentato suicida costato la vita lo scorso 30 dicembre a sette funzionari della Cia in Afghanistan è stato organizzato con l'aiuto dei principali collaboratori di Osama bin Laden: è quanto riporta il quotidiano britannico The Times, citando fonti dei servizi segreti statunitensi.

L'attentatore, il medico giordano Humam al Balawi, era stato reclutato dalla Cia su suggerimento dei servizi di Amman e secondo l'Agenzia era sul punto di rivelare il nascondiglio di Ayman al Zawahiri, il numero due di Al Qaida: per questo era stato portato nella base di Khost senza alcun controllo di sicurezza.

Secondo i servizi l'attentato sarebbe stato inoltre organizzato grazie al clan degli Haqqani, il principale movimento armato talebano in Pakistan: circostanza che non farà che acuire i contrasti tra Washington e Islamabad, che ha finora ignorato le richieste statunitensi di colpire le principali basi delle milizie.
Si tratta di un colpo molto duro inferto alla Cia: tra le vittime vi sono infatti alcuni dei massimi esperti su al Qaida dei servizi statunitensi, le cui capacità «sono insostituibili a breve termine», come sottolineato dagli esperti.