2 maggio 2024
Aggiornato 00:00
Esteri. Turchia

I deputati del partito curdo messo al bando si dimettono

Se fossero seguiti dai Deputati indipendenti la legislatura sarebbe a rischio

ANKARA - I deputati del Partito curdo per una società democratica, che ieri la Corte costituzionale turca ha messo fuori legge con la motivazione che sarebbe «una fucina di attività che mettono a repentaglio l'indipendenza dello stato e la sua unità indissolubile», hanno deciso di lasciare il parlamento in segno di protesta. Lo ha riferito il presidente del partito, Ahmet Turk.

Turk è uno dei due parlamentari del Partito curdo - che alle ultime consultazioni amministrative, lo scorso marzo, ha visto aumentare i suoi consensi nell'Est del Paese - ad essere stato espressamente messo al bando dalla vita politica, assieme ad altre 35 persone. Gli altri 17 colleghi hanno annunciato oggi l'abbandono del parlamento in segno di solidarietà.

A rischio la Legislatura - L'Aventino dei parlamentari curdi potrebbe costituire un problema politico non indifferente per il governo del premier Recep Tayyip Erdogan, che aveva fatto aperture ai partiti curdi: se l'abbandono del parlamento sarà seguito da alcuni deputati indipendenti, potrebbe far venire meno il numero legale e far finire prematuramente la legislatura. Oggi si sono tenuti scontri fra polizia e manifestanti pro-curdi nella città sudorientale di Hakkari, nel Kurdistan turco.