3 maggio 2024
Aggiornato 01:30
Deragliato il Nievski Express. Resti di un ordigno sui binari

Strage sul treno Mosca-Pietroburgo: 30 i morti

Un italiano tra i feriti: «Ho pensato è la fine». Aperta inchiesta per terrorismo

MOSCA - Un attentato dinamitardo è all'origine del deragliamento del treno Mosca-San Pietroburgo, avvenuto ieri sera nella regione di Novgorod. Lo ha riferito il portavoce del comitato di inchiesta della procura, Vladimir Markine, citato dall'agenzia Interfax. L'attentato ha provocato 30 morti e 60 feriti, ma ci sono anche 18 dispersi.

Sul luogo del deragliamento del treno gli investigatori russi hanno trovato i resti di un ordigno esplosivo. Lo hanno riferito fonti della procura. Tra i 60 feriti c'e anche un italiano, Armando Noacco, che, nell'incidente, ha riportato la frattura del bacino. Ad Apcom racconta gli infiniti attimi di terrore: «Il treno è deragliato, ho pensato: è la fine». Poi altri momenti di paura. «Quando ho ripreso conoscenza, ero incastrato in mezzo alle lamiere. C'era gente che gemeva intorno a me. Macerie ovunque» ricorda. Noacco viene ora trasferito in elicottero all'ospedale di San Pietroburgo dalla struttura di primo soccorso a Valdaj.

L'uomo viaggiava sul primo vagone del treno. Secondo quanto spiega ad Apcom il console italiano a San Pietroburgo, Faiti Salvadori, «la ferita» per Noacco «è abbastanza seria. Si tratta di frattura del bacino. Mi ha detto che gli hanno fatto i raggi». Il Consolato ha seguito da vicino le operazioni per il trasferimento di Noacco all'ospedale di Pietroburgo. Tra le vittime del treno c'era anche un ex senatore pietroburghese, Sergei Tarasov.