Mandelson nega di ambire alla poltrona di Mister Pesc
Dopo il rifiuto di Miliband il nome di Massimo D'Alema continua ad essere tra i favoriti
LONDRA - Sfumata, forse definitivamente, l'ipotesi David Miliband, spunta la candidatura di un altro britannico per la poltrona di Mister Pesc: quella di Lord Mandelson, attuale ministro britannico per le attività produttive, vecchia conoscenza di Bruxelles.
Ma, come a scongiurare un destino avverso per le candidature d'Oltremanica, il quotidiano The Times si affretta a mettere le mani avanti: Mandelson smentisce, quanto meno smentisce di aver perorato la sua causa in un colloquio con il presidente francese Nicolas Sarkozy, come scritto ieri dal quotidiano francese Le Monde: Mandelson «avrebbe bussato discretamente all'Eliseo per promuovere la sua candidatura».
Un portavoce di Mandelson ha dichiarato la scorsa notte che il ministro è stato consultato sulla sua volontà di rientrare nella breccia aperta dal rifiuto di Miliband, ma ha negato che fosse stato lui a chiedere udienza a Sarkozy.
La definitiva assegnazione delle poltrone dovrebbe avvenire nel corso di un vertice straordinario a Bruxelles il 19 novembre: Parigi e Berlino sembrano ormai decisi a sostenere la candidatura del premier belga Herman van Rompuy alla carica di presidente; la poltrona di Mister Pesc dovrebbe quindi essere assegnata a un esponente socialista di un «grande Paese» e il nome di Massimo D'Alema continua ad essere tra i favoriti.
- 21/11/2022 Migranti, la Commissione UE presenta un piano d'azione in 20 punti: ecco cosa prevede
- 03/04/2022 Vertice UE-Cina, per Pechino il dialogo è già un primo passo
- 10/12/2021 Bruxelles verso la relocation volontaria dei migranti (ma con obbligo di solidarietà)
- 27/11/2019 Commissione von der Leyen eletta: «La mia UE difenderà l'ambiente, Venezia vitale»