28 agosto 2025
Aggiornato 03:30
Lo rivela oggi un rapporto dell'organizzazione Dara

Aiuti umanitari sempre più scarsi, Italia terzultima

Catastrofi aumentano, gap Onu di almeno 3,6 miliardi di dollari

ROMA - Gli aiuti umanitari sono sempre più insufficienti rispetto ai bisogni dei paesi in via di sviluppo: a rivelarlo oggi è un rapporto dell'organizzazione Dara (Development Assistance research Associates), che per il terzo anno di seguito stila la classifica dei paesi donatori.

Una classifica in cui, secondo il rapporto, l'Italia è terzultima su 22 paesi sviluppati più la Commissione europea (che è al quinto posto). Peggio dell'Italia stanno soltanto Grecia e Portogallo, mentre ai primi tre posti ci sono Norvegia, Svezia e Irlanda.

Il rapporto misura la Hri (Humanitarian response index), un indicatore dell'efficacia nell'assistenza umanitaria: e la conclusione è che gli aiuti, nonostante le promesse di organismi come G8 e Fao, restano limitati, mentre aumentano le catastrofi - molte collegate ai cambiamenti climatici - e i conflitti.

I 22 paesi studiati dalla Dara e la Commissione Ue nel 2008 hanno fornito circa 10,4 miliardi di dollari (6,9 miliardi di euro) in assistenza umanitaria a 250 milioni di persone colpite da crisi umanitarie. Una cifra che è «molto meno del necessario», osserva Dara, secondo cui a fine ottobre la sola Onu ha riportato un gap di 3,6 miliardi di dollari nei programmi umanitari destinati a 43 milioni di persone.