19 aprile 2024
Aggiornato 23:30
L'Italia, se non dovesse «piazzare» D'Alema, riconfermerà Tajani

I Ventisette nel vivo della corsa per le nuove poltrone

Contrattazione per il Presidente, ministro Esteri e i portafogli in Commissione europea

BRUXELLES - Dietro i negoziati per nominare il Presidente della Ue e il «quasi» ministro degli Esteri, una contrattazione altrettanto dura avviene in Europa per la distribuzione dei posti in tutta la nuova Commissione europea. Le celebrazioni per la caduta del Muro di Berlino, domani, con la partecipazione di tutti i leader europei saranno un'occasione per un nuovo confronto. I Paesi si stanno dando da fare per ottenere i posti migliori, a partire da portafogli economici chiave (settori in cui la Commissione ha più competenze).

La Commissione europea ha un ruolo centrale nel funzionamento del triangolo istituzionale dell'Unione europea, in nome dell'interesse generale europeo, ha l'esclusiva per le iniziative legislative, anche se può essere spinta ad avanzare proposte dai governi europei. Il suo testo è poi sottoposto alla revisione degli Stati dell'Unione europea (riuniti in seno al Consiglio) e al Parlamento europeo.

Ogni Stato nomina un commissario, ma la distribuzione delle loro funzioni deve essere negoziata con il Presidente della Commissione, il portoghese José Manuel Barroso, già rinnovato per cinque anni.

La chiave di volta delle candidature è la nuova carica di Alto rappresentante per la Politica Estera, il diplomatico capo della Ue, con maggiori poteri rispetto all'attuale. Sarà anche membro della Commissione, uno dei vice presidenti, ma de facto il numero due, cosa che rende questo uno dei portafogli più ambiti.

Se la Gran Bretagna dovesse rinunciare alla candidatura di David Miliband (da settimane sulla bocca di tutti, ma mai presentata e sempre smentita dall'interessato) Londra dovrebbe cercare una posizione di leadership economica nella Commissione, forse il portafoglio della Concorrenza, uno dei più potenti in assoluto.

L'Italia, se non dovesse piazzare Massimo D'Alema come ministro degli Esteri, punta a confermare Antonio Tajani come vice presidente della Commissione, arricchendo forse un po' il suo attuale portafoglio dei Trasporti, comunque uno dei più ricchi.

La Francia, guarda al mercato interno per il suo candidato, Michel Barnier. La Spagna vuole mantenere gli affari economici e monetari e la Germania guarda al commercio o all'energia.

Barroso ha poi in programma di creare almeno due nuove funzioni, un Commissario responsabile per il clima, e uno per le libertà civili. Nominati per cinque anni, i commissari dovranno poi essere confermati dal Parlamento.