29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Afghanistan. Missione ISAF

5 soldati Gb uccisi da polizia afgana, sospetti su talebani

Per il Premier Brown: «Forse hanno usato poliziotto o si sono infiltrati»

KABUL - Un'imboscata senza possibilità di fuga, perché a sparare stavolta erano poliziotti afgani, e non guerriglieri: cinque soldati britannici, tre del corpo dei Granatieri e due della Royal Military Police, sono stati uccisi nella provincia di Helmand, in Afghanistan, dove partecipavano all'addestramento della polizia afgana con cui condividevano gli alloggi in una caserma nella località di Nad Ali.

L'attacco è avvenuto a un posto di blocco, quando un poliziotto ha aperto il fuoco sui militari: oltre alle vittime vi sono anche sei soldati britannici e due poliziotti afgani feriti.

Ma mentre inizialmente si è pensato a un poliziotto rinnegato o impazzito, ora i sospetti cominciano a concentrarsi sui talebani, aprendo scenari inquietanti: «Mentre stiamo raccogliendo prove, i talebani hanno rivendicato questo incidente», ha affermato il premier britannico Gordon Brown parlando alla Camera dei Comuni. «I talebani potrebbero aver utilizzato un membro della polizia afgana oppure potrebbero essersi infiltrati nelle forze di polizia afgane, ed è ciò che ora vogliamo capire», ha aggiunto il primo ministro.

Secondo fonti tribali in Afghanistan, il poliziotto autore materiale dell'agguato si chiamerebbe Gulbuddin, e sarebbe collegato ai talebani. Di certo, per adesso, c'è soltanto che l'uomo è fuggito e la polizia afgana lo sta ricercando. «Non lasceremo che questo episodio ostacoli la nostra decisione di sviluppare una partnership con le forze di sicurezza afgane», ha detto il generale americano Stanley McChrystal, comandante della missione Nato-Isaf.

Ma dall'inizio del conflitto nel 2001 sono già morti 229 soldati britannici e il 2009 èstato l'anno più sanguinoso - 92 morti - dalla guerra delle Falklands, nel 1982. E a Londra si diffonde il timore per le conseguenze dell'attacco nella formazione della polizia afgana: «Ridurrà la fiducia», ha detto Richard Kemp, ex comandante delle forze britanniche nel paese asiatico, «non mi sorprenderebbe affatto se ora molti soldati britannici avessero il dito fisso sul grilletto quando sono in vicinanza di soldati e poliziotti afgani».