A Teheran polizia apre fuoco su manifestanti
Scontri all'università Isbahan e casa Mousavi assediata
TEHERAN - «Fuoco contro i dimostranti»; «arrestati dei manifestanti, tra cui anche donne»; «circondata dalla polizia la casa del leader riformista, Mir Hossein Mousavi»; «scontri anche all'università di Isbahan» nel centro di Teheran. Sono questi i titoli dell'ultima ora trasmesse a getto continuo dalla tv satellitare al Arabiya su quel che avviene nelle piazze della capitale iraniana in occasione del trentesimo anniversario dell'occupazione dell'Ambasciata americana avvenuta nel 1979.
Migliaia di manifestanti pro-regime sono usciti oggi per le strade di Teheran per festeggiare l'anniversario. Le immagini della folla sono trasmesse in diretta dalla tv di stato iraniana. Tuttavia, diversi media internazionali citando siti dell'opposizione iraniana, riportano notizie di contromanifestazioni organizzate dall'opposizione moderata.
Testimoni oculari citati dall'Associated Press hanno affermato che fuori dall'Università di Teheran, 2000 studenti stanno sfidando almeno 200 agenti anti-sommossa delle forze di sicurezza iraniana. I testimoni in condizioni di anonimato, non parlano però di scontri con la polizia.
Di scontri e arresti parla invece la tv satellitare saudita che afferma: «nella piazza di Haft Tir, la polizia ha aperto il fuoco per disperdere i manifestanti». Altre fonti, citate da al Al arbiya hanno assicurato che l'abitazione a nord di Teheran del leader moderato, Mir Hossein Mousavi, «è stata circondata da agenti della polizia».
Ulteriore voci raccolte dall'emittente araba, riferiscono di «scontri tra polizia e studenti nei pressi dell'Universita Isbahan» nel centro della capitale.