28 agosto 2025
Aggiornato 08:30
Seconda giornata del summit

Oggi vertice UE su crisi e immigrazione

I lavori alle 10, conclusione per l'ora di pranzo. Ieri sera trovato l'accordo su richieste dei Cechi per la firma del Trattato di Lisbona

BRUXELLES - Dopo la difficile discussione di ieri sull'aspetto finanziario della lotta al cambiamento climatico in vista del vertice Onu di Copenhagen a dicembre, quella anch'essa complessa sulle concessioni alla Repubblica ceca perchè il presidente Vaclav Klaus firmi il Trattato di Lisbona e la bruciatura della candidatura di Tony Blair alla Presidenza permanente dell'Unione oggi i leader della Ue a Bruxelles hanno davanti due temi altrettanto spinosi: come affrontare il rilancio economico dopo la crisi e la lotta all'immigrazione clandestina.

CRISI - I lavori inizieranno alle 10, con un'analisi della situazione economica con particolare attenzione all'aspetto occupazionale. Saranno anche esaminate le misure per la vigilanza sui mercati finanziari, la carenza delle quali è stata giudicata una delle ragioni del tracollo finanziario globale.

IMMIGRAZIONE - Si discuterà poi di immigrazione clandestina, come chiedeva l'Italia da tempo. Sono oramai quattro di fila i Consigli europei nei quali questo tema è sul tavolo, e la diplomazia italiana non nasconde la sua soddisfazione per questo risultato.

RESPONSABILITÀ CONDIVISA - Le conclusioni del Consiglio, le cui bozze circolano da qualche giorno, vanno incontro alle richieste italiane, anche se non le soddisfano ancora del tutto, «ma ogni volta si fa un passo avanti nella direzione che chiediamo», sottolineano fonti italiane. In particolare Roma è soddisfatta per la decisione di creare un Ufficio europeo per l'Asilo, per la volontà di rafforzare l'agenzia europea delle frontiere Frontex e di accelerare i negoziati con la Libia per fronteggiare i flussi da qual Paese. Il consiglio dovrebbe anche rivolgere un appello alla «responsabilità condivisa» tra i 27 in questa materia.

ACCORDO SU RICHIESTE CECHI PER FIRMA TRATTATO - I leader dei Paesi dell'Ue hanno trovato ieri sera a Bruxelles l'accordo per concedere alla Repubblica ceca quanto chiesto dal presidente Vaclav Klaus per firmare la ratifica del Trattato di Lisbona.

L'euroscettico presidente Klaus aveva chiesto chiesto che il suo paese avesse una deroga (opt-out) alla Carta europea dei diritti fondamentali (che fa parte del Trattato di Lisbona), per evitare che i tedeschi dei Sudeti espulsi nel 1945 potessero ottenere un risarcimento. La presidenza svedese dell'Unione aveva comunque sempre affermato che la Carta «non è retroattiva e non tocca dunque la questione» posta da Klaus.

La forma giuridica precisa dell'accordo finale non è ancora chiara, forse si tratta di una dichiarazione politica che sarà poi introdotta in un prossimo Trattato Ue, come quello per l'adesione della Croazia.