18 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Terrorismo islamico. Iraq

Duplice attacco suicida fa strage a Baghdad: 90 morti

Circa 600 i feriti. Governo accusa al Qaida

BAGHDAD - E' strage nel cuore di Baghdad: le due esplosioni di questa mattina, innescate quasi certamente da altrettanti kamikaze, hanno provocato almeno 90 morti e oltre 600 feriti, secondo un nuovo bilancio fornito dai principali quattro ospedali della capitale irachena, al Karama, City medical, Yarmouk e Ibn Nafis. Un precedente bilancio, fornito dalle stesse fonti, parlava di 60 morti.

La prima esplosione, provocata da una autobomba intorno alle 9.30 locali, ha preso di mira il ministero della Giustizia e quello delle Municipalità e dei Lavori pubblici, situati l'uno di fronte all'altro su Haifa Street; dieci minuti dopo circa un secondo scoppio è avvenuto nei pressi del Governatorato di Baghdad, che si trova poco lontano.

Si tratta dell'attentato più grave avvenuto a Baghdad dopo quello che il 19 agosto scorso aveva colpito i ministeri degli Esteri e delle Finanze, provocando 95 morti e oltre 600 feriti: allora il governo accusò la Siria di dare rifugio agli organizzatori della strage e chiese la creazione di una commissione di inchiesta internazionale indipendente per far luce sugli attacchi. Questa volta invece Baghdad punta il dito contro al Qaida.

«Non escludo che questi attentati volessero colpire le elezioni (previste teoricamente a gennaio, ndr). Recano l'impronta di al Qaida e dei suoi alleati che non vogliono che l'Iraq ritrovi la sua stabilità », ha affermato alla televisione il portavoce del governo Ali al Dabbagh. «E' opera di un gruppo che si trova all'interno dell'Iraq e che coordina le sue azioni con dei gruppi all'esterno», ha aggiunto.