19 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Afghanistan. Missione ISAF

Times: se è «spazzatura», continueremo a scavare

Secondo il giornale britannico «anche gli Usa avvertirono Italia su pagamenti ai talebani»

ROMA - Pagare i talebani in Afghanistan è stata un'abitudine diffusa per molti, e gli Stati Uniti sapevano già da un anno che l'Italia lo aveva fatto: lo sostiene in una intervista a SKY Tg 24 questa sera il caporedattore degli Esteri del quotidiano inglese Times. Richard Beeston inoltre afferma, «visto che ci dicono che si tratta di spazzatura», continueremo a scavare. E preannuncia per domani «un'intervista con un funzionario dell'amministrazione Obama che ci dice che il governo americano aveva avvertito gli italiani sulla pratica di pagare i talebani, l'anno scorso».

Riguardo alle rivelazioni sui presunti pagamenti effettuati dagli italiani, il «Times» scriveva stamattina: «sappiamo che le forze italiane hanno pagato i ribelli a Sarobi in modo da non essere attaccati. Abbiamo informazioni su accordi simili da parte dei soldati italiani anche nella provincia occidentale di Herat».

«Molti gruppi coinvolti nelle operazioni Nato in Afghanistan hanno trattato con i talebani», afferma Beeston parlando a Sky Tg 24. «La cosa nuova in questa storia è che gli italiani non hanno detto nulla ai francesi che stavano dando loro il cambio in quella zona circa l'esistenza di questa pratica, e perciò hanno messo in pericolo le operazioni francesi». Secondo il Times, la mancata informazione ai francesi risultò nell'assalto dell'agosto 2008 in cui morirono 10 soldati di Parigi.

Beeston sostiene di avere fra le fonti «funzionari dell'intelligence, soldati, tutte persone che ovviamente non vogliono essere nominate ma sono molto dentro alle operazioni Nato».

Quanto alle reazioni dei politici italiani, afferma «posso capire perchè siano così arrabbiati, ma noi abbiamo dato la notizia per il suo valore giornalistico. Se fossero stati gli inglesi avremmo fatto la stessa cosa. Abbiamo controllato molto bene la storia che si è rivelata vera. E' importante che la gente sappia cosa succede in Afghanistan». Secondo Beeston, è «ovvio» che «in pubblico afgani, italiani e altri anche i francesi che sono stati colpiti, dicono di credere alla versione italiana».

E Beeston conclude, «Adesso che ci è stato detto che si tratta di spazzatura e che stiamo inventando tutto, ovviamente noi continueremo. Penso che molta gente, in particolare le famiglie dei soldati francesi uccisi, vogliano sapere la verità. Se questa pratica risulta essere una costante degli italiani, meritiamo di sapere».