24 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Missione ISAF

Afghanistan, si ribalta un mezzo Lince: morto un soldato italiano

Lo ha riferito il maggiore Marco Amoriello, capo pubblica informazione a Herat. Apparteneva al Quarto reggimento alpini paracadutisti

HERAT - Un soldato italiano è morto in Afghanistan, nel ribaltamento del mezzo Lince su cui si trovava a bordo. Lo ha riferito il maggiore Marco Amoriello, capo pubblica informazione a Herat. La vittima apparteneva al Quarto reggimento alpini paracadutisti.

«Si è trattato di un banale quanto drammatico incidente automobilistico, in relazione alla quantità di chilometri percorsi la percentuale è minima», ha spiegato il maggiore Amoriello, escludendo ogni ipotesi di azione ostile. Il maggiore ha precisato che il soldato non era a bordo di un Lince «rinforzato», che ha escluso ogni ipotesi di azione ostile.

«Perplessità» sui lince rinforzati - ossia equipaggiati con una torretta blindata - erano state espresse non più di dieci giorni fa dal contingente militare italiano a Kabul in un briefing ripreso dalla Stampa italiana. In occasione della visita in Afghanistan del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, dopo l'attentato che il 17 settembre costò la vita a sei paracadutisti, il colonnello Aldo Vizzo spiegò che con il baricentro più alto i Lince potevano ribaltarsi più facilmente. Un rischio legato anche al peso della torretta, 320 chilogrammi.

L'incidente stradale ha però coinvolto «il classico Lince, non c'era torretta», ha chiarito il maggiore Amoriello, «Il soldato che ha perso la vita, poi, non era fuori dal mezzo». Il mezzo, che stava eseguendo una normale attività operativa, si è ribaltato lungo la strada che porta da Herat a Shindad. Il maggiore Amoriello ha spiegato che si «tratta di strade difficili e impegnative». Con la vittima - che aveva 25 anni e apparteneva al Quarto reggimento alpini paracadutisti - c'erano in tutto altri tre soldati e due sono rimasti lievemente feriti. «Erano contusi, sono stati medicati e sono stati dimessi dall'ospedale italiano di Herat, a Camp Arena», ha aggiunto Amoriello, «Non hanno riportato alcun tipo di conseguenza».