A Stoccolma i ministri Esteri, immigrati non sono in agenda
Domani riunione dovrebbe fare punto su Medio Oriente, Afghanistan
STOCCOLMA - Fra i musei d'arte Moderna Museet e Arkitekturmuseet sull`isola di Skeppsholmen a Stoccolma, i ministri degli Esteri Ue domani e sabato dibatteranno di Medio oriente, Afghanistan e Pakistan. Ma le questioni dell'immigrazione che tanto hanno agitato le acque della politica italiana negli ultimi giorni ufficialmente non sono sul tavolo questa riunione informale. «Non è nell'agenda stabilita dal ministro Bildt, ma non posso dire se la questione sarà sollevata da qualcuno» ha osservato parlando ad Apcom Cecilia Julin, del ministero degli Esteri svedese.
Atmosfera casalinga, da incontro 'intorno al caminetto', anche se l'organizzatissima presidenza svedese dell'Ue ammette che con 27 ministri (più i tre dei paesi in lista d'attesa che si uniranno sabato, l'Alto rappresentante per la politica estera Javier Solana, il commissario Ferrero-Waldner e il commissario Rehn; per l'Italia c'è il ministro Franco Frattini) non è cosa agile. Dal meeting informale non usciranno, come sempre, documenti né dichiarazioni ufficiali. Ma è possibile che della spinosa questione dell'immigrazione si parli comunque, tanto più che è argomento del prossimo Consiglio dei ministri degli Esteri (Cagre) a Bruxelles il 14 e 15 settembre.
Criticata da più parti per i respingimenti di migranti verso la Libia, l'Italia ha chiamato l'Europa unita a fare di più per non lasciare soli i paesi del Mediterraneo di fronte alla pressione dei viaggi dei disperati. Ieri il commissario europeo alla Giustizia, libertà e sicurezza, Jacques Barrot, ha ripetuto di aver chiesto all'inizio dell'estate all'Italia informazioni sui respingimenti, sottolineando che sta ancora attendendo tali informazioni, e che il governo «ha due mesi per rispondere». Il commissario non è voluto entrare nelle polemiche né ha voluto «anticipare le conclusioni» dell'analisi che la Commissione condurrà. Barrot ha comunque ricordato che il problema è quello dei «flussi misti», di migranti illegali e richiedenti asilo, che si possono trovare sui barconi bloccati e respinti. «Noi non ci opponiamo - ha spiegato - al respingimento degli immigrati illegali, ma al fatto che possano esserci fra loro dei richiedenti asilo, ed è qui che si pone il problema».
La presidenza svedese per la riunione di Stoccolma ha proposto invece un numero limitato di argomenti: le possibili azioni dell'Ue per il processo di pace in Medio Oriente, e la questione iraniana. Il sabato sarà dedicato all'Afghanistan dopo le recenti elezioni presidenziali e al Pakistan; il ministro Bildt è tornato da poco da un viaggio a Kabul.
La Farnesina sottolinea che, come concordato con la Presidenza, si tratterà anche il tema della libertà di religione, che verrà introdotta dal ministro Frattini e che figurerà come punto a sé stante nell`agenda del prossimo Cagre. Il punto, ha spiegato il portavoce del ministero degli Esteri Maurizio Massari, è stato sollevato dall'Italia nell'ambito della riflessione su Afghanistane e Pakistan, in merito alle persecuzioni contro i cristiani e la tolleranza delle minoranze. Carl Bildt dovrebbe trattarne anche nella conferenza stampa finale dell'incontro, nel primo pomeriggio di sabato.
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