19 aprile 2024
Aggiornato 19:30
La sconfitta liberaldemocratica ampiamente prevista dai sondaggi

Elezioni in Giappone: democratici vincono, Ldp in minoranza

Vittoria a valanga del Dpj, Hatoyama prossimo primo ministro

TOKYO - Il Partito democratico giapponese (Minshuto), guidato da Yukio Hatoyama, spedisce il Partito liberaldemocratico (Jiminto) all'opposizione dopo 54 anni di potere quasi ininterrotto. E' questo il risultato della larghissima vittoria che l'attuale opposizione ha ottenuto nelle elezioni per il rinnovo della Camera bassa, che si sono tenute oggi.

La sconfitta liberaldemocratica, ampiamente prevista dai sondaggi delle scorse settimane, rende per la prima volta il Jiminto partito di minoranza. Se è vero che la continuità al governo era già stata interrotta nel 1993-94 per 11 mesi da una composita coalizione coagulatasi attorno a Morihiro Hosokawa, è anche vero che mai il Partito liberaldemocratico non è uscito come compagine di maggioranza quanto meno relativa dalle urne.

Il Partito democratico, nato 11 anni fa dalla confluenza di diverse anime politiche, tra cui anche quelle rappresentate da personalità fuoriuscite dallo stesso Jiminto, dovrebbe ottenere secondo gli exit poll dei principali media nipponici, oltre 300 seggi sui 480 in palio. Hatoyama, secondo la prassi che vuole il leader del partito di maggioranza diventare premier, dovrebbe formare un nuovo governo in coalizione con altre due piccole formazioni: il Partito socialdemocratico e il Nuovo partito del popolo.

Taro Aso, il leader del Kiminto e primo ministro, ha cercato fino agli ultimi appelli elettorali di ieri di attribuire al suo governo, in coalizione col partito neobuddista Komeito, una politica economica che avrebbe portato a una ripresa nel secondo trimestre dell'anno. Non è bastato ad annullare un'immagine negativa che ha spinto i livelli di consenso al suo esecutivo attorno al 20 per cento nei sondaggi degli ultimi mesi. Tra l'altro, la diffusione del dato sulla disoccupazione di luglio, al record storico negativo (5,7%) sembra aver pesato fortemente sugli orientamenti elettorali.

Hatoyama ha già convocato per domani un vertice di maggioranza per iniziare i preparativi che dovrebbero portare alla formazione di un nuovo governo. Il programma su cui il Partito democratico ha condotto la sua campagna elettorale, prevede una serie sostanziosa di aiuti alle famiglie, ai precari e alle piccole e medie imprese, con l'idea di far ripartire la domanda interna.

In politica estera Hatoyama, pur ribadendo la centralità dell'alleanza strategica con gli Stati uniti, ha promesso un ruolo più incisivo nell'Asia orientale e un rapporto più disteso con la Cina.