29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Esteri. Elezioni Giappone

In Giappone il Partito democratico affonda la Balena gialla

Liberaldemocratici per la prima volta minoranza dal 1955

TOKYO - Yukio Hatoyama aveva chiesto agli elettori, concludendo una sfibrante campagna elettorale, di rendere il 30 agosto 2009 una data storica per il Giappone. E' stato accontentato: il suo Partito democratico (Minshuto) ha ottenuto una schiacciante vittoria nelle consultazioni per il rinnovo della Camera bassa della Dieta, declassando per la prima volta dal 1955 il Partito liberaldemocratico (Jiminto) a minoranza delle urne e ponendo le basi per mandare la compagine conservatrice all'opposizione, cosa che è accaduta nel dopoguerra solo per 11 mesi tra il 1993 e il 1994.

I risultati del voto sono in linea con i sondaggi che davano nelle ultime settimane i liberaldemocratici in caduta libera e i democratici lanciati verso un trionfo. Il Minshuto ha triplicato i suoi seggi rispetto alle politiche del 2005, che erano state dominate dall'allora leader liberaldemocratico Junichiro Koizumi: secondo le proiezioni dei principali media nipponici, 307-308 seggi rispetto ai 115 che aveva nella legislatura appena conclusa. Il Jiminto, invece, segna una debacle storica, ottenendo appena 119-120 seggi rispetto ai 300 delle scorse elezioni. Assieme al partito neobuddista Komeito, suo alleato, la coalizione attualmente al governo arriva appena a 140 deputati.

«Voglio esprimere la mia riconoscenza alla popolazione per il suo sostegno», ha affermato Hatoyama nella prima conferenza stampa dopo che gli exit poll e le proiezioni dei principali media del paese hanno dato la certezza della vittoria. E ha confermato che il Minshuto intende governare in coalizione con il Partito socialdemocratico (Shaminto) e col Nuovo partito del popolo (Kokumin shinto), oltre che una serie di microformazioni e di indipendenti, che porterebbero la maggioranza in Camera bassa attorno a 320 seggi. Il Partito democratico, dal 2007, detiene anche la maggioranza relativa nella Camera dei consiglieri (Senato), che però ha meno importanza nel sistema bicamerale imperfetto del Sol levante.

Hatoyama ha già convocato in vertice della nuova maggioranza e spera di andare a tappe forzate nella definizione della nuova squadra di governo. Durante la campagna elettorale, il futuro primo ministro ha escluso a priori la possibilità di un'alleanza o di una desistenza con il Partito comunista (Kyosanto), che nelle elezioni di oggi dovrebbe confermare i 9 seggi delle scorse elezioni del 2005.

Il Jiminto ha vissuto in maniera traumatica le elezioni più disastrose della sua storia. Il Partito liberaldemocratico, definito un tempo anche la Balena gialla a imitazione della Balena bianca italiana (la Democrazia cristiana), è stato per oltre mezzo secolo un vero e proprio partito-stato, che ha dovuto lasciare il potere solo una volta, nel 1993, a una composita coalizione coagulata attorno al transfuga Morihiro Hosokawa. Fu una parentesi brevissima, che non riuscì a sciogliere l'intreccio di potere tra il partito, la burocrazia e i «keiretsu» - i grandi trust industrial-finanziari -, che è il segreto del suo immarcescibile successo.