6 maggio 2024
Aggiornato 11:00
Nuovi aggiornamenti sul fallito attentato kamikaze

Arabia saudita: Al Qaida rivendica fallito attentato a Principe

Il kamikaze «inciampato» prima di farsi esplodere

RIYAD - Nuovi aggiornamenti sul fallito attentato kamikaze contro il capo dell'antiterrorismo saudita, il principe Mohamed bin Nayef avvenuto ieri sera nella sua abitazione a Jeddah, mentre riceveva gli omaggi dei sudditi per il mese del digiuno Ramadan. Intanto al Qaida ha rivendicato l'attentato promettendo «ulteriori dettagli sull'operazione».

Secondo quanto riferisce la tv saudita al Arabiya, alle 23.30 locali (21 italiane), l'attentatore «ricercato» era riuscito ad eludere i controlli per avere «seminato nel suo corpo l'esplosivo» facendolo esplodere «con un telefonino cellulare». La deflagrazione avrebbe «disintegrato» il corpo del kamikaze in «70 pezzi», come riporta l'emittente saudita.

L'attentatore suicida, il cui nome non è stato ancora reso noto, prima di frasi esplodere si sarebbe «inciampato prima di raggiungere il suo bersaglio». A rivelarlo è stato lo stesso principe Nayef durante la visita effettuata in ospedale dal sovrano saudita Abdullah Bin Abdul Aziz che era andato a trovarlo.

Il principe Mohammed ben Nayef è vice ministro degli Interni ed è il principale fautore del Centro di Riabilitazione per «rimettere nella retta via» i fondamentalisti islamici sauditi liberati dalla prigione Usa di Guantanamo. Secondo l'agenzia stampa ufficiale saudita, il principe ha riportato «ferite lievi» ed ha già lasciato l'ospedale.

Alludendo all'organizzazione di al Qaida, il principe ha dichiarato che: «certe operazioni rafforzano la determinazione di annichilire certe fazioni estremiste» Intanto secondo un centro di monitoraggio Usa, la filiale di al Qaida nell'penisola arabica ha già rivendicato l'attentato promettendo «ulteriore dettagli» sull'operazione suicida.