26 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Esteri. Missione ISAF

Afghanistan: con attentato di oggi, 2009 anno peggiore per Nato

Il numero dei caduti sale a 295, di cui 172 americani

NEW YORK - Sono bastati meno di otto mesi per fare del 2009 l'anno con il maggior numero di morti tra i soldati della Nato in Afghanistan dall'inizio del conflitto nel 2001. Il bilancio dei caduti, considerando i 4 soldati morti questa mattina, è salito a 295, uno in più di quelli contati nel 2008 tra le forze alleate. Anche per gli Stati Uniti quello in corso è l'anno peggiore degli otto passati al fronte, con 172 morti contro i 155 dei dodici mesi precedenti.

L'incremento nel numero è dovuto sia alla più violenta ed efficace strategia della resistenza talebana, che da mesi sferra attacchi dalle montagne al confine con il Pakistan, sia al maggior numero di soldati americani presenti nel Paese. Attualmente infatti Washington ha in Afghanistan 57.000 uomini che diventeranno 68.000 entro la fine dell'anno. La Casa Bianca ha ordinato nei mesi scorsi l'invio di 21.000 soldati (4.000 dei quali per addestrare le forze di sicurezza locali) che saranno completamente schierati solo a dicembre.

Complessivamente il Pentagono ha contato dal 2001 a oggi ben 802 morti in battaglia, contro i 206 inglesi, i 127 canadesi e i 33 tedeschi, i Paesi con il più grave bilancio all'attivo secondo il sito icasualties.org, che segue l'andamento della guerra. L'Italia ha perso fino ad oggi otto soldati in Afghanistan.

Secondo gli analisti i morti continueranno ad aumentare mentre la Casa Bianca già pensa all'invio di altre truppe per dare alla guerra la svolta attesa da mesi. Una situazione sempre più complessa per il presidente Barack Obama che vede velocemente crollare il consenso degli americani sulla permanenza a Kabul, associata sempre più spesso sui media statunitensi a quella in Vietnam per il continuo invio di rinforzi e i modesti successi militari.