Ahmadinejad giura: la Ue presente, gelo degli Usa
Opposizione pronta a protestare, Obama non invia congratulazioni
TEHERAN - Non si preannuncia tranquilla la cerimonia per il giuramento in Parlamento del presidente Mahmoud Ahmadimejad, al suo secondo mandato di quattro anni alla guida dell'Iran. Diversi blog e siti Web dei riformatori hanno lanciato un appello agli iraniani affinché oggi scendano in piazza per protestare. Alcuni siti e blog sono legati al leader dell'opposizione Mir Hossein Mousavi, che rivendica la vittoria alle elezioni del 12 giugno scorso.
Ancora non è chiaro se lo stesso Mousavi o l'altro candidato riformatore sconfitto, Mehdi Karroubi, parteciperanno alle iniziative di protesta. ieri l'ex candidato riformista Karroubi, intervistato dal quotidiano spagnolo El Pais, ha sottolineato che né lui né Mousavi hanno intenzione di abbandonare le proteste. Oggi, inoltre, potrebbe ripetersi una nuova repressione delle manifestazioni, come avvenne in giugno, dal momento che è previsto un imponente schieramento di forze di sicurezza nelle strade con il compito di disperdere ogni contestazione.
Rappresentata l'UE - Alla cerimonia di investitura parteciperà l'ambasciatore della Svezia a Teheran Magnus Wernsted, in rappresentanza della presidenza di turno dell'Unione europea. Nonostante le critiche mosse al regime contro la repressione delle contestazioni, scrive oggi The Financial Times Deutschland, la Ue ha infatti preferito essere presente alla cerimonia per non compromettere ulteriormente i rapporti politici e poter quindi sperare in una soluzione diplomatica della questione nucleare iraniana. Molti Paesi Ue hanno scelto di partecipare alla cerimonia ad un livello inferiore rispetto a quello degli ambasciatori, che in molti casi sono comunque in ferie: l'Italia sarà rappresentata dall'incaricato d'affari Alessandro Monti.
Tutt'altra posizione quella statunitense: Obama ha ricosciuto come legittima la rielezione di Ahmadinejad, ma dagli Usa non non sarà inviato alcun rappresentante. Per di più, come ha fatto sapere il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, dagli Stati Uniti non arriverà nemmeno alcuna congratulazione per la cerimonia di insediamento.
Un segnale che le relazioni tra i due Paesi sono di nuovo in via di raffreddamento dopo i diversi tentativi della Casa Bianca di arrivare a un disgelo diplomatico negli ultimi mesi. Ad allontanare Washington e Teheran sono state le dure repressioni avvenute in Iran e da venerdì pesa nei rapporti tra i due Stati anche la questione dei tre cittadini statunitensi fermati la settimana scorsa dalle autorità iraniane dopo essere sconfinati nel paese dal Kurdistan iracheno. I tre, secondo fonti del governo locale, sono trattenuti nella località di confine di Marivan mentre è in corso un'inchiesta delle autorità. Il Segretario di Stato americano Hillary Clinton ha lanciato un appello all'Iran perché fornisse informazioni sui tre, il giornalista freelance Shane Bauer, la fidanzata Sara Shourd e Joshua Fattal.
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