19 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Elezioni Iran

Capi opposizione iraniana chiedono fine «repressione»

Morto in prigione giovane arrestato durante manifestazioni

TEHERAN - I capi dell'opposizione iraniana hanno chiesto ai leader religiosi di mettere fine alla «repressione» seguita alle elezioni presidenziali. «Ci aspettiamo da voi, i massimi dignitari religiosi, che ricordiate alle autorità le conseguenze nocive del mancato rispetto della legge e che impediate loro di continuare la repressione nella Repubblica islamica».

COMUNICATO DELL'OPPOSIZIONE - Questo è quanto si legge nel comunicato firmato da due ex candidati alle presidenziali, Mir Hossein Mousavi e Mehdi Karoubi e dall'ex presidente riformista Mohammad Khatami. Questo comunicato è stato messo in rete sul sito Ghalamnews di Mousavi e su quello del partito di Karoubi, Etemad Melli. I due ex candidati hanno condannato i massicci brogli che a loro parere hanno favorito la rielezione il 12 giugno del presidente uscente Mahmoud Ahmadinejad.

ABUSI CONTRO I MANIFESTANTI - Dopo il voto si sono svolte diverse manifestazioni, con centinaia di migliaia di persone in piazza, tutte duramente represse dalle autorità. Ufficialmente gli arresti sarebbero stati un migliaio, diverse decine di migliaia secondo l'opposizione, che denuncia arresti arbitrari, torture e anche uccisione di detenuti- Secondo la stampa dell'opposizione oggi un manifestante arrestato nel corso delle manifestazioni del 9 luglio sarebbe morto in carcere. Il giovane, 25 anni, era il figlio di Abdolhossein Ruholamini, un consigliere del quarto candidato alla presidenza, Mohsen Rezai.