Domenica festa nazionale, attesa per discorso Raul Castro
Paese non si attende cambiamenti e lotta contro crisi economica
L'Avana - I cubani celebrano domenica la loro festa nazionale senza grande speranza di rapidi cambiamenti rapidi in ragione di una grave crisi economica, quando sono trascorsi ormai tre anni dal passaggio di testimone al vertice dello stato comunista tra Fidel Castro e il fratello Raul.
Il piano di austerità imposto all'economia esangue di Cuba e le relazioni, sempre difficili ma meno tese rispetto al passato, con gli Stati Uniti dovrebbero essere fra gli argomenti affrontati dal presidente Raul Castro in occasione del tradizionale discorso del «Giorno della ribellione nazionale», a Houlguin.
Il 26 luglio segna l'attacco, nel 1953, di Moncada a Santiago di Cuba (sud-est) da parte di Fidel Castro, Raul ed un centinaio di uomini. Nonostante il suo sanguinoso fallimento, l'operazione è considerata come il punto di partenza della ribellione che avrebbe condotto Fidel Castro al potere nel 1959.
Le speranze di una maggiore elasticità delle autorità cubane, dopo l'addio al potere di Fidel Castro, sono state parzialmente deluse dal generale Raul Castro, giudicato più pragmatico del fratello maggiore ma costretto ad affrontare una grave crisi economica ed energetica. A lungo alla guida delle forze armate rivoluzionarie, Raul Castro, 78 anni, ha escluso ogni forma di negoziato con Washington sul sistema politico cubano ed ha condizionato il rilascio di 200 prigionieri politici alla liberazione di cinque cubani condannati negli Stati Uniti.
Per tentare di rilanciare un'economia che dipende in gran parte dalle importazioni e dalle forniture di petrolio del Venezuela, Raul Castro ha autorizzato lo sfondamento del tetto dei salari e la distribuzione di terre statali a piccoli produttori, due misure lentamente realizzate, secondo la stampa.