Filippine: errore procedurale, Imelda Marcos riavrà gioielli
Per un valore di 190 milioni di euro
MANILA - Era famosa per le sua strepitosa collezione di scarpe e per i suoi preziosissimi abiti. Ma anche i gioielli di Imelda Marcos, l'ex First Lady filippina, moglie del deposto dittatore, non erano da meno e, dopo 23 anni, le verranno restituiti. Per un errore procedurale.
Si narra di un rubino di Burma grosso come una prugna, di una spilla con un diamante da diversi carati, braccialetti e orecchini, oltre a numerose immagini sacre: tutto per un valore complessivo di circa 190 milioni di euro, custodito nei caveau della Banca centrale delle Filippine.
Quando vennero sequestrati, nel 1986, anno della deposizione di Ferdinand Marcos, non venne emesso un regolare ordine di sequestro come avvenne per le altre numerose proprietà mobili ed immobili del dittatore. «Evidentemente, la signora Marcos resta la legittima proprietaria di questi gioielli», ha spiegato Raul Gonzales, ministro della giustizia uscente, alla Commissione incaricata di recuperare i beni trafugati da Marcos e che ammontano complessivamente a circa 10 miliardi di dollari.
La vedova Marcos, che si era recata davanti alla corte per fermare la messa all'incanto dei suoi gioielli, sostenendo che non erano frutto di acquisizioni illegali con denaro pubblico, si è detta molto soddisfatta della decisione. «Grazie a Dio, dopo 23 anni di persecuzioni e privazioni volute dall'amministrazione di Cory Aquino, il governo del presidente Gloria Arroyo ha avviato nuove iniziative per la verità e la giustizia».
La decisione del ministro della Giustizia è stata condannata dalle associazioni in difesa dei diritti umani come un ennesimo esempio di «instabilità e imprevedibilità» del governo Arroyo.