18 aprile 2024
Aggiornato 08:00

Sudcorea: morto ex presidente Roh. Mistero su cause: suicidio?

Caduto in montagna. Ma avrebbe lasciato una lettera di addio

SEOUL - L'ex presidente sudcoreano Roh Moo-hyun, sospettato di essere coinvolto in un grande caso di corruzione, è morto questa mattina dopo una caduta in montagna, vicino alla sua casa di villeggiatura. Lo ha confermato la polizia sudcoreana. Ma le circostanze che hanno portato alla morte di Roh sono ancora avvolte dal mistero e si fanno sempre più insistenti le voci di un possibile suicidio.

Roh, 62 anni, stava compiendo un'escursione in montagna, al villaggio di Bongha, quando è caduto. È stato trasferito d'urgenza dalla città di Gimhae all'ospedale universitario nazionale di Pusan, dove è morto questa mattina a causa di profonde ferite alla testa.

L'avvocato della famiglia, Moon Jae-in, ha dichiarato ai reporter locali che l'ex presidente avrebbe lasciato una lettera in cui faceva intendere la sua intenzione di suicidarsi. Tuttavia, la polizia ha spiegato di non essere a conoscenza di questo documento.

Ex giurista difensore dei diritti dell'uomo, il mese scorso Roh era stato interrogato per 13 ore dai procuratori dello Stato nel quadro di un'indagine per corruzione. L'ex presidente era sospettato di avere accettato più di 6 milioni di dollari (4,27 milioni di euro) da un imprenditore mentre era a capo dello Stato. Imbarazzato dalle accuse, Roh aveva dichiarato alla stampa, il 30 aprile scorso: «Ho perso la faccia davanti alla gente. Sono spiacente di avervi deluso».

Roh era stato eletto a sorpresa nel 2002, dopo essersi impegnato a non piegarsi al cospetto degli Stati Uniti. È stato presidente della Corea del Sud dal 2003 al 2008, proseguendo la politica di apertura di Kim Dae-Jung e offrendo aiuto alla Corea del Nord per facilitare la riconciliazione. Nel 2007 si era recato a Pyongyang per un vertice con il leader nordcoreano Kim Jong Il.