Afghanistan: raid aereo Usa, camion carichi di cadaveri a Gerani
Potrebbe trattarsi del più grave massacro di civili
KABUL - Quello nella notte tra lunedì e martedì nel villaggio di Gerani potrebbe risultare come il più grave massacro di civili compiuto, «per errore», dalle forze aeree Usa in Afghanistan. Le vittime, moltissime donne e bambini, potrebbe essere addirittura oltre cento, scrive oggi il quotidiano britannico The Guardian, citando fonti locali. Gli abitanti dei villaggi colpiti hanno trasportato «camionate» di cadaveri verso il capoluogo della della provincia Bala Baluk, una zona controllata dai talebani nella provincia di Farah, vicino al confine con l'Iran.
RESOCONTI CONTRASTANTI - Sull'accaduto - spiega il Guardian - vi son resoconti contrastanti. Secondo testimonianze locali, bambini donne ed anziani si erano rifugiati nel villaggio di Gerani per sfuggire ai combattimenti tra i talebani e l'Anan, l'esercito nazionale afgano. Ma i locali nei quali si erano irfugiati sono stati colpiti dalle bombe sganciate dalle forze aeree Usa, chiamate in supporto alle operazioni a terra.
DECINE LE VITTIME - Mohammad Nieem Qadderdan, ex sindaco di Bala Baluk, ha riferito all'Associated Press di aver contato decine di cadaveri quando ha visitato il villaggio di Gerani: quelle case erano piene di bambini, donne e anziani quando sono state bombardate dagli aerei. La gente scavava nelle macerie con le pale e le mani». A suo parere il bilancio delle vittime «è peggiore di quello di Azizabad», dove nell'agosto scorso un raid usa causò la morte di 90 civili.
KARZAI ORDINA INCHIESTA - Il presidente Hamid Karzai, che oggi è ricevuto alla Casa Bianca per un vertice con Barack Obama assieme al presidente pachistano Asif Ali Zardari, ha ordinato l'avvio di un'inchiesta sull'accaduto. Lo stesso ha promesso il Pentagono, che al momento ha solo confermato, tramite il suo portavoce in Afghanistan, la partecipazione americana agli scontri di lunedì notte.