2 maggio 2024
Aggiornato 17:30

Pakistan: riprendono negoziati esercito-talebani nel nordovest

Proseguono i combattimenti nei distretti di Swat e Lower Dir

Peshawar (Pakistan) - Sono ripresi i colloqui fra governo pachistano e il maulana Sufi Mohammed, il capo del gruppo talebano promotore dell'(ormai ex) accordo di pace nel nordovest sottoscritto dalle autorità con la guerriglia islamica in febbraio. Proseguono intanto da ormai sei giorni i combattimenti nei distretti di Swat e Lower Dir (Provincia Frontaliera di nord Ovest), a circa 160 chilometri dalla capitale Islamabad, dove si applica la versione locale della sharia, la legge religiosa musulmana.

Tra il governo e i talebani fiocca anche una guerra di accuse reciproche su chi avrebbe violato la tregua. Fino a poche ore fa, Sufi Mohammed - noto leader del movimento Tahrik-e-Nifaz Shariat Muhammadi (Tnsm) - si rifiutava di tornare al tavolo dei negoziati se l'esercito non avesse prima ritirato i suoi uomini. Ora invece «sono iniziati i colloqui» come ha riferito un portavoce del maulana, Ameer Izzat Khan, raggiunto telefonicamente a Timergara, città principale del Lower Dir.

Il contrattacco militare di questi giorni è stato il primo dalla firma a metà febbraio dell'intesa della valle di Swat, in base alla quale i gruppi qaedisti accettavano il cessate il fuoco in cambio dell'istituzione di tribunali islamici. In seguito, approfittando del disimpegno dell'esercito centrale, i talebani hanno guadagnato terreno, impadronendosi dei vicini distretti di Lower Dir e di Buner. Per questo martedì, dietro pressioni di Washington che considerava l'accordo di Swat come un'«abdicazione» da parte di Islamabad, l'esercito ha esteso l'offensiva a Bunuer, dove ha riconquistato mercoledì il capoluogo Dagar. «Ci hanno assicurato che l'operazione militare sarà interrotta, è per questo che abbiamo accolto l'offerta del governo di riprendere le trattative» ha spiegato oggi Khan.