4 maggio 2024
Aggiornato 06:30

Iran: Festa forze armate, Ahmadinejad fa discorso moderato

Quasi assenti riferimenti anti-israeliani

TEHERAN - L'Iran ha adottato un basso profilo per la festa annuale delle sue forze armate: il presidente Mahmoud Ahmadinejad ha aperto la tradizionale parata militare, a sud di Teheran, con un discorso considerevolmente breve e moderato. Ha presentato l'Iran come un Paese «idealista che sostiene la pace e la sicurezza» nel mondo. Non ha fatto alcun accenno alle grandi potenze di cui l'anno scorso, nella stessa occasione, aveva dichiarato che erano «enlisées» grazie alla «resistenza del popolo iraniano».

Non ha più minacciato di «tagliare le mani» ad eventuali aggressori, come aveva fatto nel 2006 e 2007, con un avvertimento implicito a Israele e agli Stati Uniti. E ha presentato le forze armate come «garanti della sicurezza della regione», assicurando che la nazione iraniana è «pronta ad una grande partecipazione per stabilire la sicurezza fondata sulla giustizia in diversi posti del pianeta».

Questo tono moderato si accorda bene con quello dell'amministrazione del presidente Barack Obama che negli ultimi tempi ha moltiplicato gli appelli ad un apertura al dialogo con Teheran. Dialogo definito «sensato» anche dal Segretario di Stato americano Hillary Clinton.

La parata odierna inoltre non prevedeva i missili a media gittata che in teoria permettono all'Iran di colpire Israele. L'anno scorso invece, l'esercito aveva presentato il suo Ghadr-1, un razzo in grado di raggiungere dei bersagli a 1.800 chilometri di distanza, e quindi lo Stato ebraico. Sempre l'anno scorso, lo slogan tradizionale «Morte a Israele» era affisso su un camion che trasportava un missile, oggi è apparso su un semplice veicolo.

E questo nonostante le minacce israeliane. La settimana scorsa il ministro dello Sviluppo regionale, Sylvan Shalom, sosteneva che il suo Paese «non potrà tollerare un Iran dotato dell'arma nucleare». Quanto al Primo ministro Benjamin Netanyahu, ha dichiarato a fine marzo che «il più grande pericolo per l'umanità e per Israele proviene dalla possibilità di un regime radicale dotato dell'arma atomica».