29 aprile 2024
Aggiornato 13:30

«Con Obama speriamo in una svolta per il clima globale»

Il Presidente Obama si è impegnato a fare della scienza la base della politica ambientale americana – ricorda Mike Clark, direttore esecutivo di Greenpeace USA

ROMA — «Il Presidente Obama si è impegnato a fare della scienza la base della politica ambientale americana – ricorda Mike Clark, direttore esecutivo di Greenpeace USA – «La stragrande maggioranza degli scienziati sostiene che dobbiamo tagliare le emissioni di gas serra del 25-40 per cento entro il 2020 per evitare gli effetti più catastrofici dei cambiamenti climatici. Dobbiamo eliminare l’utilizzo del carbone, del petrolio e delle altre fonti fossili, proteggere le foreste che stanno scomparendo e passare alle fonti rinnovabili in modo massiccio. Ma dobbiamo cominciare subito. Rimandare ancora non è un opzione possibile.»

«La Presidenza di Obama non verrà giudicata rispetto ai fallimenti delle precedenti amministrazioni, ma rispetto alle sfide del futuro. Sapranno gli Stati Uniti creare un futuro più verde e di pace? E creare milioni di posti di lavoro per un futuro energetico pulito e per rispondere alla sfida del clima globale? Greenpeace sosterrà lo sforzo del Presidente Obama in questa direzione. E lo attaccherà se non dovesse farlo.» continua Clark.

«Sapremo presto se la Presidenza Obama realizzerà una svolta nelle politiche ambientali come annunciato in campagna elettorale – aggiunge Giuseppe Onufrio, direttore ad interim di Greenpeace Italia – «Efficienza e fonti rinnovabili devono stare al centro di un «New Deal» verde di cui c’è assoluto bisogno sia per l’ambiente che per l’economia».