19 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Crisi Caucaso

Dall’UE nessuna sanzione contro la Russia

Fassino promuove le inziative dell'Unione

L'Europa non percorrerà la via delle sanzioni nei confronti della Russia, e nel corso del vertice dei capi di Stato e di governo dei Ventisette di lunedì prossimo affronterà il problema dei rapporti con Mosca, tentando di far passare un messaggio deciso, ma senza correre il rischio di rotture. E' quanto ha spiegato la Francia, che ha la presidenza di turno dell'Ue, attraverso l'ambasciatore Pierre Sellal. «La relazione tra Unione europea e Russia è di dipendenza reciproca, ma questo non rappresenta né una debolezza né una vulnerabilità», ha messo in evidenza l'ambasciatore, e ha aggiunto: «Speriamo di proseguire i nostri rapporti in uno spirito di intesa e di cooperazione, ma per farlo bisogna essere in due. Da parte nostra non c'è nessuna volontà di isolamento».

Mosca è quindi chiamata a «smentire l'immagine di sé che ha dato negli ultimi tempi», ma Bruxelles «sicuramente non vuole sospendere il dialogo». L'ipotesi delle sanzioni, ventilata dal ministro degli Esteri francese Bernard Kouchner, sembrava sfumata già al termine della riunione degli ambasciatori del Coreper, dove, secondo quanto si è appreso, «nessuno ha chiesto sanzioni, neppure i paesi baltici». A confermarlo è stato l'ambasciatore francese, secondo cui «i capi di Stato e di governo lunedì decideranno quello che vogliono loro, ma nessuna delegazione ha utilizzato questo termine».

Tuttavia per l'Ue «fino a quando il documento in 6 punti firmato da Mosca non sarà attuato completamente, sarà più difficile immaginare una normalizzazione dei rapporti con la Russia», anche se «è in questa direzione che lavoriamo». Il consiglio europeo, secondo Sellal, «sottolineerà tutta l'importanza del piano in 6 punti che aveva ottenuto l'impegno formale delle autorità russe», anche se poi «non c'è stato il rispetto dei punti 5 e 6», poiché «il riconoscimento di Ossezia del Sud e Abkazia non fa parte del punto 6». Per Parigi quest'ultima è una decisione «totalmente inaccettabile e condannabile, contraria al diritto internazionale» e per questo «i rapporti con Mosca devono essere messi sotto esame».

La volontà della Francia è che «l'Unione riesca a parlare in modo unitario e solidale» nei confronti di Mosca. I temi del vertice saranno principalmente tre: gli aiuti alla Georgia, la ricerca di una soluzione politica al conflitto e una riflessione sui rapporti tra Ue e Russia. Sul primo punto, l'ambasciatore francese ha spiegato che «l'idea è quella di procedere verso un rafforzamento dei rapporti» con Tbilisi, sia attraverso un accordo di libero scambio che con la liberalizzazione dei visti.
La presidenza francese dell'Ue ha confermato l'idea di mandare in Georgia una missione Pesd di osservatori civili «formata da una decina di persone che possano raccogliere informazioni sulla situazione sul campo».

Piero Fassino, ministro ombra degli esteri del Governo ombra del PD, plaude l’iniziativa dell’UE di evitare di ricorrere alle sanzioni contro la Russia ed invita ad azioni positive. Per Fassino quelle provenienti dalla presidenza francese sono «parole ragionevoli, che indicano la consapevolezza che per superare la
grave crisi internazionale innescata dalla guerra in Ossezia non servono atteggiamenti punitivi o esibizioni di muscoli, ma la tenace ricerca di soluzioni condivise costruite con il coinvolgimento e il consenso di tutte le parti in causa. E dal vertice europeo di lunedì ci attendiamo proposte che promuovano questo cammino».