24 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Crisi Caucaso

Mosca riconosce Abkhazia e Ossezia del Sud. La Georgia: «è un'annessione»

Se attaccate le difenderemo, dice il presidente russo Medvedev. La Nato: «Violazione dell'integrità territoriale»

La Russia è pronta ad aiutare Abkhazia e Ossezia del Sude a garantirne la sicurezza se saranno attaccate. A riferirlo, in un'intervista alla Cnn, il presidente russo Medvedev, che difende la legittimità della decisione del Cremlino di riconoscere l'indipendenza delle due repubbliche separatiste georgiane. Medvedev ha precisato che non si tratta di una sfida all'occidente, ma una scelta dettata da una serie di circostanze: «Siamo stati costretti a riconoscere l'indipendenza delle due repubbliche dopo il nuovo spargimento di sangue».

Il presidente russo, in una precedente intervista, aveva già precisato che il riconoscimento di Abkhazia e Ossezia del Sud intende «prevenire il genocidio, lo sterminio di quei popoli» e che la «la Russia non è preoccupata dalla prospettiva di una nuova guerra fredda. Naturalmente non la vuole, ma in questa situazione tutto dipende dalla posizione dei nostri partner».

Immediata la reazione del presidente georgiano Saakashvili, che ha definito, quello di oggi, «il primo tentativo in Europa, dalla Germania nazista e da Stalin, da parte di un grande paese di annettere parte del territorio di un altro paese». Condanna unanime anche dalla comunità internazionale e dalla Nato, che parla di «violazione dell'integrità territoriale della Georgia».