30 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Industria

Confindustria, 5 in corsa per la presidenza

Domani il Consiglio Generale estrarrà, da una rosa di nove imprenditori, i nominativi dei tre saggi per la Commissione di designazione. Il successore di Vincenzo Boccia verrà designato il 26 marzo

Vincenzo Boccia, Presidente uscente di Confindustria
Vincenzo Boccia, Presidente uscente di Confindustria Foto: ANSA

ROMA (ASKANEWS) - Prende ufficialmente il via la corsa per il rinnovo della presidenza di Confindustria. Domani il Consiglio Generale estrarrà, da una rosa di nove imprenditori, i nominativi dei tre saggi che comporranno la Commissione di designazione, l'organo chiamato a ricevere le candidature e sondare il clima nel sistema confindustriale.

Il successore del salernitano Vincenzo Boccia verrà designato il 26 marzo dal Consiglio generale ed eletto dall'assemblea dei delegati il prossimo 20 maggio. Per il dopo Boccia i rumors vedono pronti alla gara ben cinque candidati, tutti espressione del mondo imprenditoriale del Nord. Ai nastri di partenza ci sarebbero Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda, Andrea Illy, presidente del Gruppo Illycaffè ed ex numero uno di Altagamma, Giuseppe Pasini, industriale siderurgico e numero uno degli industriali di Brescia, Licia Mattioli, vicepresidente della Confindustria nazionale ed ex numero uno degli imprenditori torinesi, ed Emanuele Orsini, presidente di Federlegno. Ma, come insegna la storia confindustriale, non si escludono sorprese dell'ultima ora. Nuovi candidati, uscite di scena e alleanze sono dietro l'angolo.

Possibili autocandidature

Al momento nessuno si è ufficialmente candidato perché il meccanismo di elezione del presidente di Confindustria ha tempi e rituali precisi. I tre saggi, nella prima settimana dall'insediamento, potranno ricevere eventuali auto candidature sostenute da almeno il 10% dei voti assembleari o dal 10% dei componenti del Consiglio Generale, entrambe con dichiarazione firmate dai presidenti delle associazioni o dai sostenitori membri del Consiglio Generale. Le auto candidature vanno accompagnate dalle linee programmatiche. I saggi, d'intesa con il Consiglio di indirizzo etico e dei valori associativi e con il Collegio dei Probiviri, verificheranno, sotto il profilo personale, imprenditoriale, professionale e associativo, le autocandidature. La stessa Commissione di designazione comunicherà, poi, agli interessati la conclusione degli accertamenti preliminari.

Nelle successive cinque settimane, prenderà il via il tour dei saggi su tutto il territorio nazionale. Verranno ascoltati i presidenti delle Associazioni e i più importanti componenti del Consiglio Generale. Durante questo passaggio i saggi raccoglieranno le espressioni di consenso sugli eventuali nominativi indicati dalle associazioni stesse e sulle autocandidature formalizzate nella prima settimana di lavoro. Dopo aver effettuato le necessarie verifiche di conformità alla presentazione della candidatura, la Commissione provvederà a comunicare ai Presidenti delle Associazioni, i nomi dei candidati emersi dal giro di consultazioni e le loro linee programmatiche, che saranno richieste agli stessi qualora la Commissione avrà rilevato un consenso significativo. Al termine delle consultazioni, i saggi individueranno i nominativi dei candidati che saranno chiamati ad ufficializzare l'accettazione della candidatura e ad illustrare il proprio programma in occasione del Consiglio Generale del 12 marzo.

Il successore di Boccia verrà designato il 26 marzo

Al di fuori dei canali di consultazione, possono essere ammessi alla presentazione della propria candidatura, previa verifica di tutti requisiti richiesti dallo statuto, anche coloro che certifichino per iscritto - con dichiarazione firmata dai presidenti delle associazioni sostenitrici - di poter disporre di un consenso pari ad almeno il 20% dei voti rappresentati nell'assemblea dei delegati, in regola con il versamento dei contributi associativi. Il 26 marzo il Consiglio generale di Confindustria voterà, a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta dei votanti, il nome del futuro presidente che verrà poi proposto all'assemblea dei delegati. Il Consiglio generale del 30 aprile voterà, poi, la proposta di squadra di presidenza, composta da un massimo di dieci vicepresidenti. Infine, l'Assemblea dei Delegati del 20 maggio eleggerà il nuovo presidente, insieme alla sua squadra.