19 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Lavoro

Istat: cresce ancora la disoccupazione tra i giovani under 35

L'Istat ha diffuso le stime provvisorie di settembre sul mercato del lavoro e per i giovani italiani tra i 24 e i 35 anni non ci sono buone notizie

Sale ancora la disoccupazione giovanile tra gli under 35
Sale ancora la disoccupazione giovanile tra gli under 35 Foto: ANSA/GIORGIO ONORATI ANSA

ROMA - Sempre più giovani in Italia non trovano lavoro. Sale ancora, infatti, il tasso di disoccupazione giovanile, che si porta al 35,7%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al mese precedente. Lo rende noto l'Istat che pubblica la stima provvisoria per il mese di settembre. La stima degli occupati è sostanzialmente stabile rispetto ad agosto, dopo la crescita osservata negli ultimi mesi. Il tasso di occupazione dei 15-64enni si attesta al 58,1% (-0,1 punti percentuali) e l'Ente sottolinea che la stabilità dell'occupazione nell'ultimo mese è soprattutto frutto di un aumento tra gli uomini e gli over 35 e di un equivalente calo tra le donne e i 15-34enni. Risultano in aumento gli indipendenti, stabili i dipendenti a termine, ma ancora in calo i permanenti.

Più occupati, ma principalmente a termine
Nel periodo luglio-settembre, prosegue l'Istat, si registra una crescita degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,5%, +120 mila) che interessa entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni. L'aumento, però, si concentra quasi esclusivamente nell'occupazione a termine. Dopo il calo di agosto (-1,5%), la stima delle persone in cerca di occupazione a settembre cala ancora dello 0,2% (-5 mila). La diminuzione della disoccupazione è determinata dalla componente maschile e dagli over 35, mentre si osserva un aumento tra le donne e i 15-34enni.

Aumentano i disoccupati, soprattutto tra i giovani
A settembre la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni cresce invece dello 0,2% (+25 mila) interrompendo l'andamento tendenzialmente in calo registrato nei mesi precedenti. L'aumento è determinato dagli uomini e dai 15-34enni, a fronte di una sostanziale stabilità tra le donne e di un calo tra gli over 35. Il tasso di inattività sale al 34,4% (+0,1 punti). Nel trimestre luglio-settembre, rispetto ai tre mesi precedenti, alla crescita degli occupati si accompagna quella più lieve dei disoccupati (+0,2%, +5 mila) e il calo degli inattivi (-1,0%, -128 mila).

Calano su base annua gli indipendenti
Su base annua si conferma l'aumento degli occupati (+1,4%, +326 mila). La crescita interessa uomini e donne e riguarda i lavoratori dipendenti (+387 mila, di cui +361 mila a termine e +26 mila permanenti), mentre calano gli indipendenti (-60 mila). In valori assoluti a crescere sono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+415 mila), ma crescono anche i 15-34enni (+22 mila), mentre calano i 35-49enni (-110 mila, sui quali influisce in modo determinante il calo demografico di questa classe). Nello stesso periodo diminuiscono sia i disoccupati (-5,1%, -155 mila) sia gli inattivi (-1,4%, -189 mila).