28 marzo 2024
Aggiornato 15:30
Dall'avvocatura alla magistratura

Verso il mondo del lavoro: sbocchi professionali per i laureati in giurisprudenza

Fra i tanti corsi di studio a disposizione dei giovani, giurisprudenza rappresenta senza alcun dubbio una delle opzioni migliori: è interessante e, soprattutto, garantisce diversi sbocchi sul mercato occupazionale.

Giurisprudenza: molti giovani scelgono questo percorso
Giurisprudenza: molti giovani scelgono questo percorso Foto: Shutterstock

Studiare per aprirsi una porta verso il mercato del lavoro? Più che una scelta, è un vero e proprio obbligo. Oggi, infatti, chi non entra in possesso di una laurea ha ben poche speranze di abbracciare una professione importante ed in grado di garantire una totale soddisfazione sia dal punto di vista economico, che professionale. E fra i tanti corsi di studio a disposizione dei giovani, giurisprudenza rappresenta senza alcun dubbio una delle opzioni migliori: è interessante e, soprattutto, garantisce diversi sbocchi sul mercato occupazionale. Vediamo dunque di scoprire questo corso di laurea e tutte le opportunità che offre nel mondo del lavoro.

Giurisprudenza: molti scelgono questo percorso
La bontà della scelta di un corso di laurea in giurisprudenza è testimoniata dal fatto che molti giovani, oggi, scelgono di intraprendere questo interessante percorso. E questo nonostante le diverse false credenze che girano intorno a questo corso di studi: a dispetto di quanto si possa credere, questa laurea garantisce non uno, ma diversi lavori ai quali accedere dopo il conseguimento del titolo. Come se non bastasse questo, oggi studiare giurisprudenza significa anche poter approfittare di tutti i vantaggi offerti dalle università online: esistono infatti facoltà di giurisprudenza a Roma presso atenei telematici come l'Unicusano, che permettono agli studenti iscritti di frequentare le lezioni agli orari preferiti e senza muoversi da casa.

Quali sono gli sbocchi professionali?
Come dicevamo poco sopra, chi si laurea in giurisprudenza di certo non corre il rischio di annoiarsi: il mercato del lavoro, soprattutto in questo periodo, è molto ben disposto nei confronti di chi possiede questo titolo e non fa mancare mai preziose opportunità occupazionali. Ma quali sono gli sbocchi lavorativi che concede questo titolo? Innanzitutto l'avvocatura: una professione senza tempo, che richiede un periodo di apprendistato e successivamente il superamento dell'esame di abilitazione forense, necessario per iscriversi all'albo professionale. L'iter per il superamento degli esami prevede prove in diverse materie, quali il diritto penale ed il diritto civile.

Dall'avvocatura alla magistratura
E dato che ci troviamo a parlare di professioni di lunga data, potremmo mai non citare il magistrato? Una figura chiave per la giurisprudenza, che potrete occupare sostenendo un tirocinio presso un ufficio giudiziario, dopo aver ottenuto il titolo da avvocato. L'esame potrà essere ripetuto per un massimo di tre volte, dunque diventare magistrati non è esattamente una passeggiata: normale che sia così, considerando che si tratta del massimo riconoscimento raggiungibile partendo da una laurea in giurisprudenza. Il percorso, dunque, è tutt'altro che facile: dovrete infatti sostenere ben 3 tesi scritte, ed un praticantato piuttosto impegnativo.

Giurisprudenza: si chiude con il notaio
La carriera notarile non è complessa come la magistratura, ma richiede comunque studio e abnegazione. Come potrete, dunque, diventare notai? Dopo la laurea in giurisprudenza, dovrete affrontare un praticantato di 18 mesi, necessario per accedere al test selettivo: superato questo test, potrete partecipare al concorso per notai (a numero chiuso) e coronare così il vostro obiettivo. Pur non essendo i guadagni elevatissimi, la figura del notaio spicca per la sua preparazione nell'ambito del diritto civile.