29 marzo 2024
Aggiornato 15:00
L'81% preferisce prodotti locali, dalla piadina agli arrosticini

Estate 2016, l'italiano preferisce lo «streed food»

Lo afferma la Coldiretti sulla base di un sondaggio online, sottolineando che «il fenomeno è favorito dal moltiplicarsi di sagre, feste e iniziative di valorizzazione alimentare nei luoghi di vacanza».

Stigghiole – street food tipico di Palermo
Stigghiole – street food tipico di Palermo Foto: Shutterstock

ROMA - Quasi due italiani su tre (il 65%) hanno consumato cibo di strada nel 2016, «con una domanda boom nell'estate perchè concilia la praticità con il costo contenuto e rappresenta una forma di vendita particolarmente apprezzata dai turisti». Lo afferma la Coldiretti sulla base di un sondaggio online, sottolineando che «il fenomeno è favorito dal moltiplicarsi di sagre, feste e iniziative di valorizzazione alimentare nei luoghi di vacanza».

Cibi etnici in calo
«Nettamente preferito, dall'81% - sostiene l'organizzazione agricola - è il cibo della tradizione locale, che va dalla piadina agli arrosticini fino agli arancini, mentre il 13% sceglie quello internazionale come gli hot dog e solo il 6% i cibi etnici come il kebab, in netto calo rispetto al passato». La diffusione dello street food «ha avuto una vera esplosione nell'estate 2016 con la comparsa di mezzi mobili tecnologicamente avanzati, i cosiddetti food truck, per la preparazione e l'offerta delle diverse tipologie di prodotti, ma anche la nascita di catene specializzate».

Radici molto antiche
Ma il cibo di strada, aggiunge la Coldiretti, «ha radici molto antiche che risalgono al tempo dei Romani, dove gran parte della popolazione era solita gustare i pasti in piedi e velocemente in locali aperti in prossimità della strada». Per questo «l'Italia con le sue numerosissime golosità gastronomiche può vantare una tradizione millenaria, come dimostrano le diverse specialità locali apprezzate dagli amanti dello street food come le olive ascolane, i filetti di baccalà romano, la polenta fritta veneta, le focacce liguri e il pesce fritto nelle diverse località marittime».