Pensioni, flop del part-time agevolato: pochi beneficiari e i costi superano i benefici
Il meccanismo del part time agevolato non sembra aver convinto imprese e lavoratori. Lo start up è datato 2 giugno e finora hanno aderito in 100. Intanto, nell'ultimo anno, la spesa pensionistica è aumentata di 4 miliardi
ROMA - Il part-time agevolato, introdotto dall'ultima legge di stabilità e in vigore dal 2 giugno, rischia di essere un flop. Nel primo mese sono infatti stati poco più di 100 i beneficiari. Il numero di coloro che hanno deciso di utilizzare questa misura sperimentale è stato fornito dal presidente dell'Inps, Tito Boeri, illustrando il rapporto annuale dell'istituto e sottolineando che il part-time agevolato «sin qui è destinato ad avere costi amministrativi superiori alle somme erogate».
Il meccanismo del part time agevolato
Il part-time agevolato consente un'uscita graduale ai lavoratori del settore privato con contratto a tempo indeterminato in possesso del requisito contributivo minimo per il diritto alla pensione di vecchiaia e che perfezionano quello sull'età pensionabile entro il 31 dicembre 2018. Come avevamo già avuto modo di spiegare, è possibile per il lavoratore concordare con il datore di lavoro una riduzione del proprio orario di lavoro tra il 40 e il 60%, percependo in busta paga oltre alla retribuzione per l'attività lavorativa svolta anche una somma esente dall'Irpef pari ai contributi a carico del datore di lavoro.
Lo start up è avvenuto il 2 giugno
Il lavoratore che accede al part-time agevolato non subisce così alcuna perdita sulla propria pensione perché viene comunque garantita la contribuzione piena con accredito figurativo per la quota che copre la retribuzione persa per le ore non lavorate. Ai fini del computo della pensione, quindi, gli anni a tempo parziale sono considerati pienamente. Lo start up di questa disciplina è avvenuto lo scorso 2 giugno, ma la partenza non sembra delle migliori.
La spesa pensionistica è aumentata di 4 miliardi
Secondo il rapporto dell'Inps, non è ancora possibile valutare quanto il part time agevolato sia attraente per i lavoratori e per le aziende e i primi dati testimoniano una partenza rallentata, ma sono ancora da considerarsi «poco significativi». I dati aggiornati al 21 giugno riferiscono di 238 domande presentate: sono 85 quelle accolte, 84 le respinte e 69 quelle giacenti. Nel frattempo, secondo quanto rileva il rapporto annuale dell'Inps, la spesa pensionistica complessiva è aumentata di oltre 4 miliardi di euro (+1,58%), passando da 268,817 mld nel 2014 a 273,074 mld nel 2015.
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