17 agosto 2025
Aggiornato 22:00
le stock di debito è pari a 61 mld

Impresalavoro, il ritardo dei pagamenti della PA costa alle imprese 5,4 miliardi di euro

Il debito della PA verso le imprese fornitrici è di circa 61 miliadi di euro e lo Stato italiano impiega in media 131 giorni per pagare. Tra crediti non riscossi e il peso del fisco troppo alto, le aziende italiane faticano a trovare la via della ripresa

ROMA - Il ritardo nei pagamenti dei crediti verso le imprese da parte della pubblica amministrazione nel 2015 è costato alle aziende 5,4 miliardi (in leggero calo rispetto ai 6,1 miliardi del 2014). La stima elaborata dal Centro studi ImpresaLavoro è stata effettuata prendendo come riferimento l'ammontare complessivo dei debiti della nostra P.A., l'andamento della spesa pubblica per l'acquisto di beni e servizi e il costo medio del capitale (pari all'8,84% su base annua) che le imprese hanno dovuto sostenere per far fronte al relativo fabbisogno finanziario generato dai mancati pagamenti.

Il debito della PA verso le imprese è di 61 mld
In questi ultimi due anni la Pubblica amministrazione non ha ridotto i «lunghissimi tempi di pagamento di beni e servizi", mantenendo sostanzialmente invariato lo stock di debito commerciale contratto nei confronti delle imprese fornitrici. Sulla base delle ultime stime elaborate dal Centro studi ImpresaLavoro, lo scorso 31 dicembre questo ammontava infatti a circa 61,1 miliardi di euro (in leggero calo rispetto ai 67,1 miliardi del 2014).

Lo Stato italiano impiega 131 giorni per pagare
Il fenomeno dei ritardi di pagamento della nostra PA mantiene dimensioni che non hanno pari rispetto ai nostri principali partner europei. Elaborando i dati dell'European Payment Report di Intrum Justitia, conclude il centro studi, si osserva come lo Stato italiano impieghi in media 131 giorni per pagare i propri fornitori: 16 giorni più della Grecia, 33 giorni più della Spagna, 55 giorni più del Portogallo, 73 giorni più della Francia, 91 giorni più dell'Irlanda, 101 giorni più del Regno Unito e addirittura 116 giorni più della Germania.

Il peso del fisco sulle aziende è troppo alto
I dati dell'inefficienza della Pubblica Amministrazione parlano da soli. Ma non finisce qui. Secondo quelli pubblicati dalla Cgia di Mestre e relativi al 2015, il malfunzionamento della macchina pubblica è una vera e propria zavorra per la ripresa economica del Paese non solo a causa dei ritardi nei pagamenti, ma anche e soprattutto per l'eccessivo sforzo fiscale richiesto alle imprese nazionali. «In nessun altro Paese d'Europa - ha segnalato il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo - la pressione fiscale è così alta». Basti ricordare che solo nel 2014, le 5 milioni di aziende presenti in Italia hanno versato 96,9 miliardi di euro di tasse. Tra imposte e crediti non riscossi, per le imprese italiane la ripresa è quasi un miraggio.