25 aprile 2024
Aggiornato 18:30
i dati del centro studi

ImpresaLavoro, gli extracomunitari trovano lavoro più facilmente degli italiani

Il tasso di occupazione dei cittadini italiani nel Belpaese è del 55,4%, quasi dieci punti percentuali in meno della media Ue. Ma i numeri sono molto diversi se parliamo di cittadini extracomunitari

ROMA - Gli extracomunitari nel nostro Paese trovano lavoro più facilmente degli italiani. E' quanto sostiene il centro studi ImpresaLavoro.

L'occupazione in Italia e negli altri paesi UE
Il tasso di occupazione dei cittadini italiani nel nostro Paese è del 55,4%, quasi dieci punti percentuali in meno della media Ue (65,2%). In Europa, solo Grecia (49,3%) e Croazia (54,6%) hanno un mercato del lavoro meno efficiente del nostro. Mentre sono più avanti di noi Spagna (56,6%), Francia (64,6%), Regno Unito (72,2%) e Germania (75,1%). Se si prende in considerazione la percentuale di occupati tra i lavoratori extra-Ue residenti in Italia, però, la posizione in classifica del nostro Paese vola verso l'alto, sostiene ImpresaLavoro.

Gli extracomunitari trovano lavoro più facilmente
Il nostro 56,7%, infatti, è sopra sia alla media Ue (53,2%) sia alla media dell'area euro (52,1%). E il 28esimo posto su 30, conquistato a stento dai lavoratori di cittadinanza italiana, diventa un 13esimo posto su 29 (per la Slovacchia non sono disponibili dati aggiornati) quando si tiene conto soltanto dei lavoratori extra-comunitari. Ne consegue che nel Belpaese gli extracomunitari trovano lavoro più facilmente degli italiani.

Le retribuzioni contrattuali sono rimaste invariate
Nel frattempo, l'Istat rende noto che nel mese di gennaio l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie è rimasto invariato rispetto al mese precedente ed è aumentato dello 0,7% nei confronti di gennaio 2015. L'Istat rileva che alla fine di gennaio 2016 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 37,4% degli occupati dipendenti e corrispondono al 35,5% del monte retributivo osservato. Con riferimento ai principali macrosettori, a gennaio le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell'1% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.