18 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Movida italiana

Il «divertimento notturno» vale 71 miliardi di euro

A tanto ammonta il volume d'affari generato dalla night life secondo i dati presentati a «Tenera è la notte. Culture, diritti ed economia», una manifestazione di due giorni organizzata a Lecce per discutere di un business che non conosce crisi.

LECCE - Il divertimento notturno in Italia vale 71 milardi di euro. A tanto ammonta il volume d'affari generato dalla night life secondo i dati presentati a «Tenera è la notte. Culture, diritti ed economia», una manifestazione di due giorni organizzata a Lecce per discutere di un business che non conosce crisi, alla presenza anche del ministro dell'Interno Angelino Alfano. Questo nonostante i due casi drammatici vissuti la scorsa estate, nel leccese e a Riccione, due giovani vite spezzate poche ore dopo una serata passata in discoteca in due delle aree più calde della movida italiana.

A Lecce era presente l'onorevole Sergio Pizzolante, protagonista negli ultimi dieci anni di tutta la nuova legislazione nel settore del turismo. «Dopo le vicende drammatiche di questa estate abbiamo voluto dire che la notte non puo essere solo sballo o depressione. Dal Salento e dalla Romagna partirà un progetto per tutta l'Italia affinché la notte sia sicura ma anche ricca di lavoro e di imprese. Secondo i dati elaborati dall'ufficio studi della Federazione Italiana Pubblici Esercizi la night life italiana conta 1,4 milioni di occupati. L'industria del divertimento notturno si conferma un ottimo trampolino di lancio per ristoranti, attività commerciali e iniziative culturali. Basti pensare che, prendendo in esame unicamente la fascia oraria che va dalle 18 alle 6 del mattino, lo scorso anno il giro d'affari di bar, discoteche, locali serali si è attestato a 5,3 miliardi di euro, contribuendo ai 37 miliardi di fatturato di negozi e centri commerciali e ai 17 miliardi registrati dalla ristorazione».

Maurizio Pasca, Presidente SILB (Associazione Italiana Locali da Ballo): «I dati da me presentati dimostrano che c'è un'economia legata alla notte e all'intrattenimento notturno. Quando mi sono insediato come presidente del Silb al primo punto del mio mandato c'era quello di riqualificare il mondo dell'intrattenimento notturno. Credo che da questo convegno possa partire il mio pensiero di allora».