25 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Efficienza e sostenibilità

L'Ecobonus sarà esteso al 2016

Il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti: «Il governo sta improntando un piano industriale per contrastare i cambiamenti climatici, all'interno del quale ci sono provvedimenti che verranno reiterati, come ad esempio l'Ecobonus». Sugli inceneritori: non sono il male di tutti i mali

ROMA – L'Ecobonus sarà prorogato a tutto il 2016 nei «prossimi giorni»: parola del ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti. «Il governo sta improntando un piano industriale per contrastare i cambiamenti climatici, all'interno del quale ci sono provvedimenti che verranno reiterati, come ad esempio l'Ecobonus, per fare in modo che l'efficientamento energetico possa sempre aumentare nelle nostre città. Accanto a questo, ci saranno altre novità che presenteremo nei prossimi giorni» ha detto il ministro a Bologna prima del convegno «L'ingegneria per l'Ambiente e il territorio e le nuove sfide della sostenibilità» alla Scuola di Ingegneria e Architettura dell'Alma Mater.

28 MILIARDI INVESTIMENTO GRAZIE A ECOBONUS - Galletti ha ricordato: «Siamo di fronte a dei cambiamenti climatici ormai evidenti. Non a caso, questa è stata l'estate più calda della storia recente. Vi è il bisogno di rivedere tutta la progettazione delle opere, che rischia di non essere più sufficiente con l'avvento dei cambiamenti climatici». Secondo il rapporto Cresme/Servizio Studi della Camera dei deputati, lo scorso anno il credito di imposta e l'Ecobonus del 65 per cento sugli interventi di efficientamento energetico hanno generato più di 28 miliardi di euro investimenti complessivi e 420mila posti di lavoro. Da quando è entrato in vigore e fino alla fine del 2014 infatti le domande per ottenere la detrazione Irpef sui lavori edilizi sono state più di 2 milioni con 26 miliardi di bonus riconosciuti.

MEGLIO INCENERITORI A DISCARICHE - Il ministro ha poi difeso gli inceneritori, dopo che nei giorni scorsi la conferenza Stato-Regioni ha deciso di prendere tempo per selezionare i 12 siti su cui dovranno essere installati i termovalorizzatori previsti dallo Sblocca Italia. «In questo Paese si è diffusa, da un punto di vista emozionale, l'idea che il termovalorizzatore è il male di tutti i mali. Per questo abbiamo bisogno della scienza: per far capire che la realtà è molto diversa. Io - ha sottolineato - non amo i termovalorizzatori. Ma se in Italia ancora il 40% dei rifiuti va in discarica, allora dico che è meglio il termovalorizzatore di una discarica. Puntiamo sulla raccolta differenziata. Io aiuterò tutti gli amministratori locali che la fanno, ma in molte zone del paese fatica ad arrivare al 20%, mentre l'Europa parla del 60%. Finché non vedrò dati diversi, non permetterò che i rifiuti vadano in discarica, altrimenti arriveranno altre infrazioni Ue».