30 luglio 2025
Aggiornato 22:00
il sindacato chiede maggiori controlli

Incidente Priolo, Eni: «Da escludere una caduta accidentale»

Nonostante la giornata di lutto non ci sarà nessuna interruzione nell'attività dello stabilimento

ROMA - A seguito dell'incidente che ha causato il decesso di due lavoratori oggi presso lo stabilimento di Priolo, Versalis Eni informa che, «sulla base delle prime informazioni raccolte dall'azienda e fermo restando che la reale dinamica dell'evento è tuttora in corso di accertamento da parte delle Autorità, sarebbe da escludere la possibilità di una caduta accidentale dei due operatori all'interno del pozzetto di circa 40 centimetri di larghezza».

Eni: Esclusa la caduta accidentale
Infatti - precisa l'azienda in una nota -, «l'attività per la quale era stata incaricata la ditta esterna non prevedeva per la sua esecuzione l'ingresso all'interno del pozzetto, come esplicitato dal relativo permesso di lavoro, bensì l'ispezione routinaria dell'asta fognaria collegata al pozzetto, mediante utilizzo di apposita videocamera e robot controllati dall'esterno». Versalis (Eni) conferma che «al momento non è stata richiesta né effettuata nessuna interruzione delle attività produttive dello stabilimento di Priolo».

Furlan: Servono più controlli
«Morire sul posto di lavoro per un incidente a poco più di trent'anni, è una tragedia orribile che ci lascia tutti sgomenti e commossi». E' quanto sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan in un comunicato sulla tragedia sul lavoro di Priolo. «E' una giornata di lutto per tutto il mondo del lavoro. Alle famiglie di Salvatore e Michele, va il nostro cordoglio e la nostra vicinanza. Due giovani vite stroncate in maniera assurda in una tragedia sul lavoro che si poteva sicuramente evitare, come purtroppo accade in tante dolorose occasioni. Non si può morire di lavoro. Le leggi ci sono - conclude - ma bisogna intensificare ancora di più i controlli e la prevenzione. Occorre diffondere una cultura vera della sicurezza, a partire dalla scuola ed in tutti i posti di lavoro, con maggiori investimenti e soprattutto maggiore prevenzione». (Fonte askanews)