Il Gabon punta su cacao e petrolio
Il Presidente Ali Bongo Ondimba, all'esposizione universale, presenta il progetto "Green Gabon"
RHO (askanews) - Con i suoi ricchi giacimenti di petrolio offshore e meno di due milioni di abitanti su un territorio grande quanto l'Italia, il Gabon ha tutte le carte in regola per essere uno dei Paesi più ricchi dell'Africa. Di sicuro è il più stabile in assoluto. Il suo primo presidente, Omar Bongo, è rimasto in carica dall'indipendenza del Paese nel 1967 al 2009, anno della sua morte. Il suo successore è il figlio 56enne Ali Bongo Ondimba, che ha visitato Expo 2015 per la giornata dedicata al Paese affacciato sul golfo di Guinea.
Expo è un'occasione per il Gabon
«Noi vogliamo trasformare il nostro Paese - ha detto il presidente Bongo Ondimba - da importatore a esportatore netto di derrate alimentari. Expo è un'occasione: abbiamo la terra e buone condizioni per lo sviluppo dell'agricoltura. Quello che è mancato è stata forse l'ambizione, ma adesso c'è». Un riferimento ai progetti governativi di sviluppo come «Green Gabon» che punta sull'attrazione di investimenti in agricoltura, turismo e sostenibilità ambientale. Quanto ai prodotti di punta il più promettente è forse il cacao, che il Gabon ha infatti portato all'esposizione universale.
Sviluppo sostenibile e gestione razionale delle materie prime
«Il nostro cacao - ha detto nella cerimonia di apertura della giornata nazionale il ministro dell'Economia gabonese, Regis Immongault - è tra i migliori, ma in campo alimentare abbiamo bisogno dell'esperienza dell'Italia per sviluppare le nostre potenzialità. Puntiamo su uno sviluppo sostenibile e su una gestione razionale delle materie prime». La produzione di cacao, iniziata dai tedeschi nell'Ottocento, è in realtà ancora molto limitata. «L'Italia può e deve rappresentare per il Gabon - ha detto il sottosegretario al lavoro Massimo Cassano, in rappresentanza del governo italiano - un Paese di riferimento in un'ottica di crescita condivisa. Abbiamo tradizioni e necessità comuni in campo agricolo ed energetico. Expo servirà a scrivere una nuova pagina» della storia dei rapporti tra i due Paesi.
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