Zingaretti: «Nuove regole per far ripartire il turismo»
Tante le novità nelle strutture alberghiere: verranno aperti country house, hostels e rifugi escursionistici
ROMA - Pensa alla costruzione di una «industria del turismo» il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, che oggi ha presentato il nuovo regolamento per le strutture extralberghiere della regione. Quattro i perni intorno ai quali si muovono le nuove regole: la semplificazione delle norme vigenti dal 2008 con una conseguente razionalizzazione delle competenze tra gli enti e le tipologie ricettive extralberghiere previste; il miglioramento della qualità dell'offerta turistica della Regione e contrasto all'abusivismo, attraverso la definizione di norme chiare, comprensibili e applicabili; la differenziazione tra quelle che sono le caratteristiche dell'Area di Roma Capitale ed il resto del territorio Regionale; e infine la tutela della sicurezza, anche in considerazione dei grandi eventi, quali l'imminente Giubileo della Misericordia e della rapida diffusione di nuove forme di ospitalità on line.
Country house, hostels e rifugi escursionistici
A presentare la novità, oltre al governatore anche il vicepresidente della regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, delegato per il Giubileo che ha posto l'accento sull'importanza di questo nuovo regolamento che, di fatto, apporta modifiche importanti per il settore. Verranno introdotte le nuove tipologie ricettive delle 'country house o residenze di campagna' e degli 'hostel', orientati ad una maggior qualità e dove la gestione e' consentita ad imprenditori privati al contrario degli 'ostelli per la gioventu", che naturalmente restano. Viene introdotto il rifugio escursionistico. I rifugi escursionistici sono ubicati fuori dai centri abitati, in luoghi favorevoli allo svolgimento di attività all'aria aperta quali, in particolare, parchi, aree naturali protette, itinerari e cammini di fede frequentati da pellegrini ed escursionisti e raggiungibili da sentieri, strade forestali o percorribili da mezzi di trasporto ordinario.
Arriva anche l'albergo diffuso
Altra novità l'albergo diffuso sperimentato in Friuli negli anni Ottanta e poi importata in altre Regioni con caratteri diversificati. In questo caso la tipologia è stata attentamente calata nella realtà territoriale e insediativa della nostra Regione. Si tratta di strutture che ospiteranno chi è interessato a soggiornare in centri minori e borghi, di piccole dimensioni anche in aree protette o in prossimità di itinerari culturali, religiosi, naturalistici, enogastronomici. Si tratta di una struttura ricettiva aperta al pubblico, a gestione unitaria, realizzata in edifici con caratteristiche architettoniche tradizionali, tipiche dei luoghi e coerenti con il contesto urbano e paesaggistico circostante. Ai fini urbanistici - come spiegato oggi - l'utilizzo di unità immobiliari per albergo diffuso non comporterà la destinazione d'uso alberghiera.