Tanap: prima commessa per «un'italiana»
Contratto da 70 milioni di euro per la fiorentina Nuovo Pignone, ex controllata Eni oggi capofila della divisione Oil and Gas della multinazionale americana General Electric. L'azienda fornirà le prime due stazioni di compressione del Trans anatolyan natural gas pipeline
ROMA – Contratto da 70 milioni di euro per la fiorentina Nuovo Pignone, ex controllata Eni oggi capofila della divisione Oil and Gas della multinazionale americana General Electric. L'azienda fornirà le prime due stazioni di compressione del Trans anatolyan natural gas pipeline (Tanap), il gasdotto che con i suoi 1.850 chilometri di tubature porterà il gas azero del Caspio attraverso la Turchia fino in Europa, tramite la connessione con il Trans adriatic pipeline (Tap) .
FARNESINA, SUCCESSO PER ITALIA - Lo ha comunicato il ministero degli Esteri italiano, commentando: «Questo contratto segna un nuovo importante successo dell'Italia in un settore, quello energetico, su cui la Turchia sta investendo ingenti capitali, con l'obiettivo di trasformare il Paese nel principale snodo di transito di gas naturale nel Mediterraneo».
SAIPEM E MICOPERI - La Nuovo Pignone potrebbe non essere l'unica azienda con sede in Italia a partecipare alla costruzione di Tanap. Nei giorni scorsi è uscita la notizia che altre due compagnie italiane, la società di ingegneristica del Cane a sei zampe Saipem (reduce dalla cancellazione del contratto per la posa di Turkish stream) e la Micoperi di Ravenna, sono state invitate assieme ad altre 4 imprese straniere a presentare i propri preventivi per la posa delle tubature che partiranno dal campo di gas azero Shah Deniz 2 e percorreranno anche 19 chilometri sotto il livello del Mare di Marmara.
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